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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Incidenti stradali Castelfidardo

Quel sorriso contagioso e l'amore per l'Inter, chi era Riccardo Menghini morto a 26 anni

Il giovane consulente assicurativo è morto in un tragico incidente in moto. I genitori insieme al fratello e alla fidanzata, distrutti, si sono precipitati sul luogo dell'incidente. La strada è rimasta chiusa per ore

CASTELFIDARDO - Era a trecento metri da casa Riccardo Menghini, il 26enne morto ieri all'ora di pranzo in un tragico incidente in moto in via XXV Aprile. L'impatto frontale con una mietitrebbia non gli ha lasciato scampo. Carabinieri e polizia locale sono accorsi sul posto e, stando ai rilievi svolti, sembrerebbe che il giovane fosse incolonnato nel traffico quando avrebbe perso il controllo della moto imboccando un dosso che avrebbe fatto da rampa e finendo direttamente contro il mezzo pesante. Il tutto è avvenuto nel giro di pochi secondi e una donna, anche lei in coda in quel momento, avrebbe assistito alla scena terribile osservando dallo specchietto retrovisore. Sotto choc per l'accaduto, lei ha raccontato quanto visto alle forze dell'ordine.

Sconvolti anche i due operai a bordo della mietitrebbia. Quest'ultima, a quanto si apprende, era regolarmente preceduta dall’auto segnaletica che, con bandierina arancione, avvisava dell’arrivo di un mezzo eccezionale. Ieri pomeriggio la strada è stata chiusa al traffico dai carabinieri di Castelfidardo per oltre tre ore mentre la salma è stata recuperata dalle onoranze funebri Virgini e trasportata all’obitorio di Torrette a disposizione dell’autorità giudiziaria. Mentre si profila come da prassi l'apertura del fascicolo per omicidio stradale già questa sera potrebbero essere fissati i funerali del giovane. 

La mamma, il papà e il fratello, insieme alla fidanzata di Riccardo con i tanti amici che gli volevano bene, si sono fiondati sul posto poco dopo l'accaduto. Strazianti le grida di dolore dei familiari davanti al cadavaere coperto dal telo bianco sulla strada. Il 26enne era un giovane consulente assicurativo con tanta voglia di vivere e un sorriso sempre stampato in faccia. Tifosissimo dell'inter, si era diplomato all'istituto Corridoni Campana di Osimo per poi intraprendere la carriera di assicuratore in un'agenzia a Porto Recanati. 

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