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Cronaca

Parrucchiera muore per mesotelioma, la Procura apre un'inchiesta

La quasi totalità dei casi attualmente rilevati del tumore è provocata dall'amianto. I familiari dubbiosi sul possibile contatto con l'asbesto per motivi lavorativi, ma hanno autorizzato esame per fare piena luce

La Procura di Ancona ha disposto l’esame autoptico per fare luce sul decesso di Maddalena Gentile, la parrucchiera originaria di Vieste ma residente nel capoluogo da anni che è venuta a mancare venerdì all’ospedale di Torrette, al termine di una lunga lotta contro un mesotelioma che non le ha lasciato scampo.

L’esigenza di fare luce sulla morte della professionista nasce dalla natura stessa della patologia: la quasi totalità dei casi attualmente rilevati del tumore, infatti, si riferisce al mesotelioma pleurico, una forma correlata all'esposizione alle fibre dell'amianto. Come la donna – che ha gestito per anni la sua attività di parrucchiera in via Giordano Bruno – possa essere entrata in contatto con un inquinamento da amianto tale da poterne provocare la patologia è un mistero, e gli stessi familiari, rappresentati dall’avvocato Cinzia Molinaro, sono i primi ad avere dubbi in proposito: ad ogni buon conto la famiglia ha fornito il consenso per l’esame medico affinché sia fatta piena luce, esame che sarà eseguito oggi.

Una delle ipotesi che sta circolando sui giornali è che l’amianto killer sia stato contenuto in particolari filtri degli asciugacapelli, ma il materiale è riconosciuto da tempo come pericoloso e non viene più usato nel processo di costruzione dei componenti, quindi il mistero per ora rimane insoluto.

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