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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Alluvione, due i filoni d’indagine: l’allertamento della popolazione e la manutenzione del Misa

Sentito dai carabinieri l’esperto meteo della Regione. Oggi sopralluogo dei forestali in elicottero per vedere lo stato degli argini del fiume nelle zone colpite

ANCONA - L’inchiesta della Procura di Ancona segue due filoni distinti per fare luce sull’alluvione che ha colpito la provincia dorica, con gravi ripercussioni in termini di morti soprattutto nel Senigalliese. Il primo si focalizza sull'allertamento della popolazione che non c'è stato perché - come pare ormai accertato - i bollettini meteo non segnalavano livelli di precipitazioni preoccupanti. Il secondo punta a rilevare eventuali responsabilità e negligenze negli interventi di manutenzione sui corsi d'acqua che hanno causato le inondazioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Ancona e dai carabinieri forestali. 

Per quanto riguarda il primo aspetto, la Protezione civile della Regione Marche ha parlato di un fenomeno meteo impossibile da prevedere nella sua intensità e sviluppo con le attuali conoscenze disponibili. Ecco perché non è stato diramato alcun bollettino di allerta rivolto alla popolazione residente nelle aree colpite. I carabinieri, tra venerdì e ieri hanno acquisito documentazione in merito negli uffici regionali da mettere a disposizione della Procura, dove l’inchiesta per omicidio colposo plurimo e inondazione colposa è coordinata dal procuratore aggiunto Valentina D’Agostino e dalla pm Valeria Cigliola. Il fascicolo è ancora a carico di ignoti. Sentito a sommarie informazioni (quindi non come indagato) un esperto meteo della Regione che si occupa dei bollettini.

I Forestali, che hanno una specifica competenza nel campo, si stanno occupando dei lavori fatti, non fatti, fatti male, ritardati, su manutenzione e pulizia dei corsi d'acqua esondati. Ci saranno sopralluoghi approfonditi sui punti dove i fiumi hanno superato gli argini per verificare eventuali negligenze. Già questa mattina un elicottero partita alle 10 dall’aeroporto di Falconara per sorvolare i luoghi del disastro e controllare proprio lo stato degli argini dei fiumi. Accertamenti sono in corso anche presso la Regione e gli enti coinvolti nelle opere. Al momento si parla solo di acquisizioni di documenti, non di sequestri. Le indagini si annunciano complesse e ci vorrà del tempo per acquisire tutti gli elementi utili a far emergere eventuali responsabilità su quanto accaduto.

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