Incendio a Portonovo, via le macerie da Bonetti: tra un anno il nuovo ristorante
Operazioni di bonifica dello chalet distrutto dalle fiamme: i detriti rimossi e trasportati via mare per lo smaltimento
Sono cominciate le operazioni di bonifica da Spiaggiabonetti, lo chalet di Portonovo distrutto da un maxi rogo nella notte tra il 29 e il 30 maggio. Dopo il dissequestro dell’area, chiesto e ottenuto dall’avvocato Riccardo Leonardi perché l’ipotesi del dolo è ormai venuta meno, è in corso l’opera di rimozione delle macerie da parte della Garbage Group e di altre ditte del porto.
Una ruspa, nell’arco di una mattinata, ha accatastato tutti i detriti che nelle prossime ore verranno trasferiti via mare per lo smaltimento. Una volta liberata, l'area interessata dal rogo verrà spianata e messa in sicurezza per consentire a Paolo Bonetti, titolare dello stabilimento, di posizionare tavoli e ombrelloni per organizzare un'attività di ristorazione provvisoria. L'obiettivo è ricostruire il ristorante per l'estate 2021.
Intanto, procedono le indagini dei carabinieri del Norm per risalire alle cause dell’incendio: nell’ultimo sopralluogo gli investigatori hanno recuperato dal sottosuolo il troncone di un cavo, di circa 2 metri, che era stato collegato alla cabina elettrica della baia, all’esterno dello chalet, dopo i lavori di potenziamento della linea, elevata a 80 kilowatt, eseguiti l’anno scorso. Verrà analizzato dal consulente della Procura, l’ingegnere bolognese Gianluigi Guidi, per risalire alla verità: tra le ipotesi, infatti, c’è quella di un sovraccarico dovuto forse ad un potente sbalzo di tensione nella notte dell’incendio, in cui su Portonovo si abbatté un forte nubifragio. Nel frattempo, un altro consulente della Procura, un esperto del Ris di Roma, sta conducendo analisi di laboratorio sulla porta di un capanno e altri campioni repertati negli ultimi sopralluoghi per verificare l’eventuale presenza di sostanze acceleranti.