Chalet devastato dalle fiamme, dubbi sulle origini dell'incendio: il locale non era assicurato
I carabinieri di Senigallia sono al lavoro per capire che cosa possa aver provocato l'incendio che ha devastato uno stabilimento balneare al confine tra Montemarciano e Marzocca
Non è esclusa alcuna ipotesi per spiegare l’incendio che ieri sera ha devastato lo chalet Chateau Chateur (ex Waikiki), sul lungomare al confine tra i comuni di Montemarciano e Marzocca. In queste ore infatti stanno indagando i carabinieri di Senigallia che, coordinati dalla comandante Francesca Romana Ruberto (foto in basso), battono qualsiasi pista: dall’incidente fino all’atto intimidatorio.
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Di certo è sempre meno probabile che, ad appiccare il rogo, possa essere stato il proprietario o qualcuno che avesse interesse a riscuotere una eventuale assicurazione, per un semplice motivo: lo stabilimento balneare non era assicurato. Dunque, dopo aver interrogato il titolare del locale, gli inquirenti si stanno concentrando su tutte le altre ipotesi. Ma sarà fondamentale l’esito delle analisi degli esperti ingegneri dei vigili del fuoco di Ancona, che hanno lavorato anche oggi per risalire al punto di innesco delle fiamme che, in pochi minuti, hanno avvolto il legno della struttura, della quale non è rimasto che un cumulo di macerie.
L’allarme è scattato ieri intorno alle 19. Sul posto sono intervenuti 5 mezzi e 15 uomini dei vigili del fuoco di Ancona e del distaccamento di Senigallia. Ci sono volute ore per domare le fiamme, mentre 2 pattuglie dei carabinieri avevano chiuso la strada al traffico.
DUBBI SULLE ORIGINI DELL'INCENDIO, LOCALE SENZA ASSICURAZIONE
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