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Cronaca Piano / Piazza D'Armi

Via Torresi, si affaccia dalla finestra brandendo un'ascia e poi dà fuoco a casa

Minuti di terrore al Piano dove un uomo ha prima dato fuoco al suo appartamento e poi ha sfidato armato di ascia i poliziotti, intervenuti per salvarlo dalle fiamme e mettere fine a quei minuti di follia

Prima minaccia i vicini di casa con un'accetta, poi si affaccia dalla finestra di casa brandendo l'arma e infine appicca il fuoco dentro casa sua, scatenando il panico nella palazzina. E’ quanto accaduto questa mattina in via Torresi 19, nel palazzo color arancio che guarda su piazza d'Armi, il cui retro si affaccia sull’incrocio semaforico che unisce via Torresi, via della Montagnola e via Maiolati. L’allarme è scattato quando la Polizia Municipale è arrivata in quest’ultima strada, via Maiolati appunto, dove si era verificato un piccolo incidente stradale. Mentre i vigili operavano sul posto, la loro attenzione è stata richiamata dall’uomo, affacciato dalla finestra di casa mentre agitava un’ascia con cui minacciava una vigilessa presente in strada. Proprio mentre gli agenti della Municipale chiedevano rinforzi per affrontare l’ira di una persona in evidente stato di agitazione, sono arrivate la pattuglie delle Volanti della Polizia di Ancona, già allertate con una chiamata al 113 da parte di un residente della zona. Accortosi dell’arrivo della Polizia A. G.45enne cittadino italiano originario dell’Etiopia conosciuto alle Forze dell’Ordine, incominciava a sferzare colpi con l’accetta contro le persiane del suo appartamento urlando ai poliziotti di non avvicinarsi.Mentre un equipaggio degli agenti raggiungeva il pianerottolo dell’abitazione e tentava la via del dialogo, un altro equipaggio si è arrampicato dalle finestre. Tutto mentre dall’interno dell’appartamento provenivano rumori di mobili divelti, presumibilmente perché il 45enne, noto per avere probelmi psichiatrici, aveva cominiciato a distruggere i mobili con l'accetta. Pronti a tutto pur di salvaguardare l’incolumità dei residenti, gli agenti, a distanza, hanno continuato a parlare con l'uomo, cercando un contatto sul piano confidenziale e amichevole.

Incendio in via Torresi

Ad un certo punto, dall'appartamento è arrivato solo silenzio. Era la quiete prima della tempesta. L’odore inequivocabile di fumo ha fatto scattare l’allarme. Secondo gli inquirenti, l’uomo si era creato un cumulo di legname tra persiane e mobili rotti e poi aveva appiccato il fuoco, tra grida e urla. A quel punto è scattato il blitz. I poliziotti sono entrati tutti insieme tutti insieme alla ricerca dell'uomo che, nel frattempo, si era nascosto dietro la porta del bagno. Non contento, ha anche tirato delle grosse pietre contro i poliziotti mentre l'appartamento andava a fuoco. Minuti di follia e di terrore. In strada residenti e operatori dei soccorsi con il fiato sospeso per le sorti dei presenti. Alla fine gli agenti sono riusciti a disarmare il folle ed immobilizzarlo. Caricato sulla pantera, è stato portato in Questura, in salvo prima che le fiamme invadessero l’intera abitazione.

Tanta paura in via Armi mentre i vigili del fuoco di Ancona erano impegnati nello spegnere le fiamme prima che queste potessero non solo ferire l’esagitato e i poliziotti ma anche propagarsi alle altre abitazioni, nel frattempo evacuate. I pompieri dorici hanno usato una scala per entrare dalla finestra di via Torresi e "attaccare" le fiamme con l'acqua degli idranti. Nel frattempo, arrivava l'autoscala per agevolare le operazioni e effettuare le verifiche di sicurezza dal tetto. Appartamento parzialmente inagibile. Immediato anche l’arrivo degli operatori e dei medici del 118, allertati dalla sala operativa per prestare opera di pronto soccorso ad eventuali feriti che, per fortuna, non ci sono stati.Solo alla fine gli investigatori hanno ricostruito quanto avvenuto i minuti prima del loro arrivo. Secondo alcune testimonianze, il 45enne di origini africane è entrato nello stabile in cui risiede e ha iniziato a minacciare i vicini di casa imbracciando non solo l’accetta ma anche un coltello lungo 30 centimetri. Facendosi strada con le due armi, l’uomo ha salito le scale urlando e gridando a squarciagola parole prive di senso e chiamando ad uno ad uno i vicini, minacciandoli e sferzando colpi nell’aria. Poi la chiamata al 113.
 

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