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Cronaca Tavernelle / Via delle Tavernelle

«Addio porto, voglio fare il gelataio»

Luca Pincini ha mollato il suo lavoro di pendente al porto e oggi prepara i dolci in prima persona ed è seguito, momentaneamente, dal maestro gelatiere Filippo Zampiron

Quell’impiego in una ditta del porto non lo gratificava più. Luca Pincini ha quindi deciso di cambiare strada, salutare tutti e dare vita al suo sogno. Ieri ha inaugurato la cremeria che porta il suo nome in zona Tavernelle. Grembiule da pasticciere, berretto in testa con il logo dell’attività e sul colletto il suo nome e cognome. Negli occhi invece c’è tanta emozione e felicità. Dalle 16 di ieri Luca ha iniziato una vera e propria scommessa su sé stesso: < i gelati mi sono sempre piaciuti e ho deciso di buttarmi in questo campo». Pincini prepara i dolci in prima persona ed è seguito, momentaneamente, dal maestro gelatiere Filippo Zampiron.

«Con lui abbiamo pensato le ricette, mi sta insegnando a mettere in pratica tutto quello che serve». Il 30enne anconetano glissa sulla sua precedente attività. Ora c’è solo il futuro, sette collaboratori e uno stile di vita tutto da imparare: «La cosa più difficile? Prima ero abituato a guardare l’orologio, pensavo al turno e quando finivo staccavo completamente. Adesso è tutto diverso - spiega Pincini - la testa è sempre qui, sto imparando a fare un tipo di gelato particolare, tutto naturale con diverse variegature. Un prodotto che però implica un bel lavoro». Una volta chiusa la saracinesca della sua gelateria a Tavernelle infatti «c’è da fare tutto, dalla contabilità ai rapporti con i fornitori e tutto quello a cui un lavoratore dipendente non ha mai pensato». E Luca, che dipendente lo è stato, sa bene cosa vuol dire. «So come approcciarmi e so che cosa a una persona posso chiedere, non posso chiedere e come chiederlo. Essere stato dall’altra parte sicuramente mi aiuterà».

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