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Cronaca

La GdF fa il bilancio: da inizio anno ad Ancona scoperti 288 kg di droga

In occasione del 240esimo della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza il Comando Provinciale di Ancona ha fatto un bilancio dell'attività svolta nei primi cinque mesi del 2014

Il Comando Provinciale di Ancona – tramite una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri, che prestano servizio alla sede – ha preso parte alla cerimonia svoltasi in data odierna presso la Caserma “Sottotenente Gian Maria Paolini” del Comando Regionale Marche per celebrare la ricorrenza del 240° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
La cerimonia - alla presenza del Comandante Regionale Marche, Generale di Brigata Umberto Sirico e del Comandante Provinciale, Generale di Brigata Fabrizio Crisostomi - ha rappresentato anche un’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta nei primi cinque mesi del corrente anno dai Finanzieri del Comando Provinciale di Ancona.

In particolare, nell’ambito del contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, sono state eseguite complessivamente 132 verifiche e 260 controlli mirati al riscontro di singoli atti di gestione d’impresa.
In tale ambito, sono stati segnalati per il recupero a tassazione, ai fini delle imposte sui redditi, imponibili non dichiarati per circa 260 milioni di euro tra componenti positive non dichiarate ed elementi negativi ritenuti indeducibili.
Sono state altresì constatate violazioni all’I.V.A. per oltre 13 milioni di euro di imposta dovuta ed oltre 3 milioni di euro di imposta non versata.
Nel settore in argomento, meritano particolare menzione le attività condotte a contrasto dei fenomeni di “esterovestizione” consistente nella formale localizzazione all'estero della residenza fiscale di società che vengono invece, di fatto, gestite in Italia.
Al riguardo, è stata recentemente conclusa un’attività che ha portato alla scoperta di un’eclatante frode fiscale internazionale, di cui vengono per la prima volta forniti i dettagli.

L’operazione, denominata “VENTO DELL’EST”, ha fatto emergere che tre società, seppur collocate in Polonia, erano di fatto amministrate nell’anconetano.
I Finanzieri del locale Nucleo di Polizia Tributaria, a seguito di vari controlli, hanno infatti recuperato diverso materiale, anche informatico, che ha permesso di ricondurre in Italia l’attività di direzione e gestione delle società in argomento.
In definitiva, attraverso dei veri e propri “schermi” giuridici, tutta la produzione e la vendita delle società straniere veniva gestita dall’Italia e, per questo motivo, ai sensi della normativa tributaria, anche i redditi avrebbero dovuto essere tassati nello Stato di direzione e non, come è accaduto, in quello di produzione. Il valore dell’evasione, così acclarato, è superiore a 40 milioni di euro.
Gli autori delle illecite condotte sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per il reato di dichiarazione omessa.

Nella lotta all’economia sommersa, è stata sviluppata una penetrante azione ispettiva, che ha consentito di individuare 41 evasori totali (soggetti completamente sconosciuti al fisco) e 6 paratotali (soggetti che omettono di dichiarare oltre il 50% dei ricavi), per una base imponibile sottratta a tassazione di circa 100 milioni di euro e violazioni in materia di I.V.A. dovuta per circa 10 milioni di euro.

Nell’ambito del contrasto all’economia sommersa, altre attività di controllo sono state eseguite, contro il cosiddetto sommerso di lavoro, nella duplice finalità di repressione delle violazioni in materia di lavoro nero e di stimolo all’attivazione delle procedure di regolarizzazione.
I controlli eseguiti hanno consentito di scoprire 42 lavoratori completamente in nero e 5 irregolari, con il coinvolgimento di 26 datori di lavoro.
Le categorie economiche prevalentemente interessate dal fenomeno del lavoro in nero sono state quelle dei servizi di costruzione, ristorazione, commercio al dettaglio di prodotti alimentari e confezioni di abbigliamento.  

Nel settore delle attività di prevenzione e repressione delle violazioni degli obblighi tributari, sono stati eseguiti 2.302 controlli sulla certificazione fiscale delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi (scontrino e ricevuta fiscale), riscontrando 493 violazioni alla normativa.
In linea con l’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza per il 2014 di continuare nel percorso di costante miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, intensificando gli sforzi operativi tesi a garantire una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati, sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro e/o confisca per equivalente per un ammontare pari a circa 21 milioni di euro.

Non meno incisiva si è rivelata l'attività di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, tesi a reprimere i fenomeni di indebite percezioni o esenzioni (per le fattispecie inerenti prestazioni sociali agevolate ed esonero dal pagamento del ticket sanitario) ovvero di frode e sperpero di risorse pubbliche, nel cui ambito sono stati verbalizzati 77 soggetti e rilevato un danno erariale, segnalato alla Corte dei Conti, per oltre 6 milioni di euro.
In tema di rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico – finanziaria e dei traffici illeciti, sono state approfondite 125 segnalazioni di operazioni sospette  ed eseguiti 41 accertamenti patrimoniali ai sensi della normativa antimafia che hanno consentito di avanzare proposte di sequestro per circa 11 milioni di euro.

Non meno importante l’attività svolta negli altri comparti di interesse istituzionale: dalla prevenzione e repressione del contrabbando di tabacchi lavorati esteri e del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, alla lotta all’immigrazione clandestina, nel cui ambito va segnalato l’assiduo impegno dei militari impiegati nei servizi di vigilanza doganale all'interno del porto di Ancona, che si confrontano quotidianamente con i sofisticatissimi sistemi di occultamento con cui le organizzazioni criminali tentano di eludere i controlli.

In tale contesto, l'attività dei Finanzieri ha permesso il  sequestro di circa 3,8 tonnellate di sigarette, con la contestuale verbalizzazione di 6 soggetti, di cui 1 tratto in arresto,

Nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico di stupefacenti, sono stati  sequestrati circa 280 chilogrammi di “hashish” e “marijuana” ed oltre 8 chilogrammi di droghe “pesanti” (eroina e cocaina), con la denuncia di 26 persone, di cui 19 in stato di arresto.
A tale riguardo una particolare importanza riveste l’attività svolta dalle 4 unità cinofile del Corpo, a cui dal mese di aprile si è aggiunto un nuovo “finanziere a quattro zampe”, il cane “TABOR” (vedi foto). Si tratta di un esemplare di pastore tedesco di colore nero, di circa 3 anni, giunto ad Ancona al termine dell’apposito periodo di addestramento realizzato presso il Centro di Castiglione del Lago.    

Durante il servizio di vigilanza presso il porto dorico, sono stati altresì individuati 51 cittadini stranieri sprovvisti di permesso di soggiorno, con la  denuncia di 15 soggetti, di cui 4 tratti in arresto.

La Guardia di Finanza, quale polizia economica, agisce anche a tutela del mercato dei beni e servizi, attraverso la lotta alla contraffazione, al falso made in Italy ed alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute.
Come noto, tali attività illecite danneggiano le imprese legali, violano le regole del mercato e della libera concorrenza, producono col tempo danni sul versante degli investimenti e dell’occupazione.
L'attività eseguita in tale settore ha portato al sequestro di circa 64.000 prodotti contraffatti, insicuri o dannosi per la salute, con la verbalizzazione di 23 soggetti.

Dal 1° gennaio 2014 è, inoltre, operativo il nuovo Sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.), innovativa piattaforma informatica che consente ai Reparti del Corpo di disporre di un utile strumento di analisi dei dati provenienti dalle attività di contrasto svolte e al tempo stesso garantisce un canale di dialogo aperto alle imprese detentrici dei marchi che, accreditandosi al sistema, possono fornire informazioni sui propri prodotti, utili in chiave operativa.
L’applicativo, che riporta peraltro indicazioni e consigli pratici sui prodotti contraffatti o pericolosi, può essere consultato anche dai cittadini attraverso il sito internet https://siac.gdf.it.  
 
Va anche segnalato, infine, il notevole impegno profuso nello svolgimento di servizi a tutela e controllo del territorio, con l'impiego di 600 pattuglie che hanno operato in connessione con il “117 - servizio di pubblica utilità” e fornito il concorso alle altre Forze di polizia nello specifico settore.
A tale riguardo, sono state ricevute 160 chiamate di cittadini, che hanno consentito l’individuazione e la repressione di diversi illeciti finanziari ed amministrativi.

Tale numero costituisce ormai un consolidato canale diretto di collegamento tra la popolazione e la Guardia di Finanza per tutte le richieste di informazioni e le segnalazioni di eventuali illeciti economici e finanziari.

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