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Cronaca

Nelle Marche a sostegno dei Verdi, intervista a Giobbe Covatta

Intervista all'attore comico arrivato nelle Marche per il suo spettacolo teatrale "6°". Covatta appoggia da sempre il partito dei Verdi ma alle primarie rivela che non parteciperebbe

L'attore Giobbe Covatta da sempre al fianco dell'ambiente. Impegnato nelle battaglie ambientali ha dedicato a questo tema il suo ultimo spettacolo teatrale 6° (6 gradi), in questi giorni in tour nelle Marche. Che cosa succederebbe se la temperatura della Terra aumentasse di 6°? Comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica sulla sostenibilità del Pianeta. L'attore comico appoggia anche i Verdi, ha infatti partecipato ad un incontro con alcuni esponenti del partito marchigiano dando la sua opinione su alcune tematiche ambientali. Con il suo modo di fare ironico e  scherzoso, Covatta ha risposto alle domande dei giornalisti.

Nelle Marche i Verdi chiedono con urgenza un piano di adattamento e mitigazione per far fronte alle emergenze climatiche, Covatta lei che cosa ne pensa? «Serve un piano questo è certo e la sua urgenza non è limitata a questa regione. Sono arrivato da poco qui per cui non mi sono addentrato negli aspetti specifici delle Marche. Temo che se non prendiamo subito dei provvedimenti le cose prima o poi saltino per aria. Non si può andare avanti all'infinito senza un piano condiviso, senza un piano che sia condiviso da tutti. La condivisone non può essere solo della politica». 

Qual è il problema dell'ambiente? «Il problema dell'ambiente è un problema che riguarda tutti, ma tutti attivamente. Chi amministra un posto e decide di seguire un percorso di carattere ambientale non deve emanare delle leggi ma deve convincere tutti i cittadini a seguirlo. E' inutile fare una campagna sulla mondezza se poi la gente continua a buttare i sacchetti per strada. E' inutile fare una campagna su aspetti ambientali se poi la gente non sa che sono, non sa perché deve farli. Il problema dell'ambiente è che a medio e lungo termine, nel nostro Paese non si fa nulla. Si fa tutto a breve termine e condizionato al consenso elettorale. Purtroppo l'ambiente non ha consenso elettorale. E' qualcosa proiettato nel futuro molto lontano».

Perché dice che l'ambiente non ha consenso elettorale? «Il problema dell'ambiente è legato all'opinione pubblica. L'opinione pubblica non esiste più, ormai esiste la scandalistica pubblica. Nelle trasmissione televisive si parla solo di fatti di cronaca. Di quello che succederà in Italia tra 10-15 anni non solo non se ne parla, ma nessuno si pone proprio il problema».

A maggio qui nelle Marche ci saranno le elezioni regionali, lei parteciperebbe alle primarie del centrosinistra? «Sono stato sempre combattuto. Io parteciperei molto volentieri ma non mi interessa solo la cosa pubblica di Ancona, delle Marche. Sono andato a preoccuparmi della cosa pubblica in Sudan. Non sono legato soltanto a un territorio, a un pezzetto di mondo. Sono legato a questo pianeta. Detto ciò, per prima cosa serve capacità, secondo faccio l'attore e sono sempre in giro per l'Italia. Un impegno politico complicherebbe ancor di più questa schizofrenica vita che conduco».
 
Il suo sostegno per i Verdi continua? «Sostengo i Verdi da moltissimo tempo. Condivido le cose che dicono e fanno, anche criticamente altrimenti diventa un appoggio sterile privo di senso. Sono convinto che questa linea di condotta possa essere vincente». 

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