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Cronaca

Gasolio alle stelle e aziende in ginocchio: «Meglio motori spenti che lavorare in perdita»

L’aumento del prezzo del diesel alla pompa era un anno fa di circa 1,35 al litro, e oggi è pari a circa 1,65 euro (+ 22,3%)

ANCONA - «C’è il rischio concreto che sia più conveniente spegnere i motori anziché continuare a viaggiare». Cresce la rabbia degli autotrasportatori marchigiani, un settore fondamentale per l’economia della nostra regione con  4.000 imprese e più di 12.000 addetti.         

«Migliaia di operatori, afferma il Presidente di Confartigianato Trasporti Marche e membro Unatras Elvio Marzocchi, sono da un anno e mezzo alle prese con il rincaro dei carburanti. Gli aumenti vertiginosi delle materie prime, di luce e gas, infatti riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso, ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il GNL (gas naturale liquefatto). Parliamo di aumenti generalizzati di oltre il 25% in un anno, mentre il GNL è triplicato, con maggiori costi che l’autotrasporto non riesce a ribaltare sui propri committenti e che finiscono per scaricarsi interamente sui già risicati margini di profitto delle aziende». Confartigianato Trasporti e le Associazioni hanno manifestato insoddisfazione per la mancanza di risposte concrete sul costo del gasolio e su altre importanti questioni che stanno affossando l’autotrasporto marchigiano.

Domani ore 10 presso Confartigianato Marche Via Fioretti 2/a Ancona, Confartigianato Traporti terrà un summit per decidere se andare al fermo e le iniziative che dovranno essere intraprese a livello nazionale in preparazione dell’incontro già deciso per lunedì di tutte le Associazioni Unatras il coordinamento delle maggiori associazioni dell’autotrasporto. In una situazione di forte crisi come quello attuale, dice Giampaolo Calcabrini  Vicepresidente di Confartigianato Trasporti Marche e membro del Comitato di presidenza nazionale, sarebbe stato necessario fornire soluzioni immediate, avere risposte precise e concrete. Valutaremo e assumeremo le  iniziative necessarie e conseguenti allo stato di crisi in cui versa il settore e che il Governo sembra non aver ancora compreso. Confartigianato Trasporti aveva avvertito per tempo dei rischi che si sarebbero abbattuti sul mondo dell’autotrasporto con il rincaro dei carburanti, proponendo alcune misure emergenziali. Purtroppo, conclude Gilberto Gasparoni Segretario generale di Confartigianato Marche,  i nostri emendamenti non sono stati recepiti dal Governo in Legge di Bilancio e le nostre proposte sono cadute nel vuoto, con tutti gli effetti drammatici  che adesso vivono le imprese di autotrasporto.

L’aumento del prezzo del diesel alla pompa era un anno fa di circa 1,35 al litro, e oggi è pari a circa 1,65 euro (+ 22,3%). Prendendo come riferimento la percorrenza media di un mezzo pesante all’anno di 100 mila km che fa circa 3,3 km al litro, il risultato produce un aumento insostenibile per un autotrasportatore, che in soli 12 mesi comporta un aggravio di costo di migliaia di euro per ogni automezzo.

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