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Cronaca

Aprono il cofano e le fanno sparire in una notte, così i ladri professionisti rubano le auto

Il primo passo è forzare il cofano del motore, appoggiare la propria centralina vicino all’originale collegando i cavi elettrici alla prima centralina

Il pendolarismo criminale è una realtà sempre più ricorrente, come è assodato che Ancona sia città ricercata dalle bande di ladri e rapinatori provenienti da altre regioni con l’idea di mettere a segno colpi ben precisi. Si muovono attraverso direttrici pianificate nel dettaglio, ricostruite con tempo e fatica dalle Forze dell'Ordine che ormai sono sempre più impegnate nei controlli. Tutto per fermare e prevenire le mosse delle gang di professionisti, come quella che stanotte ha colpito al negozio Sport Life, capaci di fare ore di macchina per arrivare nel capoluogo dorico per rubare auto. Audi, Bmw, Golf le più gettonate. Spesso organizzati in più bande, di diversa composizione a seconda delle necessità, i ladri arrivano nel capoluogo dorico a bordo di auto pulite, cioè non oggetto di furto e di cui uno dei componenti è regolarmente proprietario. Scelgono un luogo dove nascondere gli attrezzi del dello scasso e si muovono liberamente di notte scegliendo le auto da colpire. Così, se dovessero incappare in un controllo, gli agenti do polizia non potrebbero trovare nulla di sospetto o quanto meno non potrebbero fare nulla per fermarli. Fatto sta che una volta individuato le macchine da colpire, si passa all'azione. 

Il primo passo è forzare il cofano del motore per appoggiare la propria centralina vicino all’originale dalla quale staccare i cavi elletrici da ricollegare alla propria. Con un clic della propria chiave (corrispondente alla centralina taroccata) l’auto si apre inun attimo. A quel punto gli esperti del furto d'auto salgono al posto del conducente e aprono il cruscotto in plastica. Come? Usano delle linguette in dotazione solo alle case automobilistiche che si infilano all’interno di particolari interstizi del cruscotto e sono in grado di far scattare gli innesti interni. Così si sgancia la fronte del cruscotto mettendo a nudo la parte elettronica dell’accensione. A quel punto, come si vede nei film, prendono i cavi dell’accensione e li collegano ad un proprio blocco chiave (diverso dall’originale). L’auto si mette in moto ed è rpnta per partire. Ma prima il mezzo viene portato in un luogo appartato e discreto per sistemare di nuovo il confano del motore, i vari cavi e le parti in plastica. Sol oa quel punto si possono muovere liberamente lungo le arterie stradali del paese. I più attrezzati operano con un jammer telefonico da attaccare all’accendisigari dell’auto rubata. Si tratta di un disturbatore di frequenze utilizzato per impedire ai telefoni cellulari di ricevere o trasmettere onde radio. In questo caso ai ladri sarà utile per disturbare il segnale satellitare che collega la macchina a qualsiasi dispositivo ne voglia tracciare lo spostamento. 

Il tutto in massimo 5 minuti. Poi si ritorna nella città di provenienza dove ad attendere i Lupin delle auto ci sono autofficine legate alla criminalità locale in grado di trasfomare quella macchina in parti di ricambio da rivendere in tutto il mondo su internet o attraverso altri rivenditori. E ancora forse dovrà sorgere il sole del giorno dopo. 

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