rotate-mobile
Cronaca Passo Varano / Strada Castellano Montacuto

Choc in carcere, spariti 5mila euro di attrezzatura dal centralino

E' stato lo stesso centralinista a sporgere denuncia dopo la brutta sorpresa trovata in ufficio: «Avevo pagato tutto di tasca mia»

Spariti quasi 5.000 euro di attrezzatura elettronica in un ufficio del carcere di Montacuto. A denunciarlo è stato il centralinista Antonio Mignone, che in quel piccolo ufficio vicino all’ingresso ci lavora da decenni. «Sono tornato dopo due settimane di ferie, stamattina ho alzato gli occhi e non ho visto più l’attrezzatura che avevo comprato di tasca mia per svolgere lo smart working da casa tra primavera ed estate- racconta Antonio, assistente amministrativo disabile – alle 9,35 ho chiamato il 112 dopo aver avvisato il comandante della penitenziaria e ho sporto denuncia negli uffici del carcere. Per l’agitazione ho anche dovuto chiamare il medico e farmi dare delle gocce per tranquillizzarmi». L’attrezzatura sparita è quella che aveva permesso ad Antonio di rispondere alle telefonate in entrata a Montacuto direttamente dal suo apparecchio di casa, lavoro che lui ha svolto in questo modo fino all’inizio di agosto quando è stato richiamato ad operare in sede. 

L’attrezzatura valeva 4.362,43 euro e Antonio spiega nella stessa denuncia di avere anche già pagato in anticipo i costi di abbonamento relativi ai mesi di agosto, settembre e ottobre per un importo totale di 608,93 euro. «La domanda che mi faccio è: se dovessi tornare a lavorare a casa, dovrò ricomprare io l’attrezzatura e spendere di nuovo tutti quei soldi?» continua l’assistente amministrativo. «Non solo. I contagi in Italia stanno aumentando, qui non mi viene data nessuna mascherina e non ho neppure il disinfettante nei bagni. Ho chiesto, ma nessuno qui dentro sa neppure chi deve occuparsene». 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Choc in carcere, spariti 5mila euro di attrezzatura dal centralino

AnconaToday è in caricamento