rotate-mobile
Cronaca

Il ricordo del suo impegno all'Aquila dopo il terremoto, addio a Laura Galeazzi

I funerali si sono tenuti alla chiesa del Sacro Cuore, alla presenza di una delegazione di circa 30 volontari con indosso la consueta divisa rossa della Croce Rossa, vicino il gonfalone dell'associazione internazionale

Chiesa gremita per l’addio a Laura Galeazzi, l’infermiera 66enne di Ancona e volontaria storica della Croce Rossa di Ancona morta martedì dopo una malattia. Proprio i volontari della C.R.I. hanno presenziato ai funerali, tenutisi alla chiesa del Sacro Cuore alle 10:30 di ieri, con una delegazione di circa 30 volontari con indosso la consueta divisa rossa, vicino il gonfalone dell’associazione internazionale, posto lì, vicino alla bara di Laura. Perché in nome di quella croce e dei valori che essa rappresenta, Laura Galeazzi partì come volontaria anche per l’Aquila dopo il terremoto del 2009. Nella sua omelia, è stato proprio il parroco a ricordare la stimata infermiera dorica, come una donna sempre dedita agli altri, prima nella professione e poi nel volontariato. Non ci pensò due volte quella volta in cui il terremoto scosse l’Abruzzo e choccò l’Italia. Lei partì subito e contribuì a prestare i soccorsi che hanno salvato vite e lo fece dopo un’intera esistenza, la sua, volta ad aiutare il prossimo. 

A salutare Laura Galeazzi anche il presidente della Croce Rossa di Ancona Gianfranco Buchi che, dal pulpito, ha ricordato come Laura fosse una grande donna di Croce Rossa. Il suo impegno quotidiano era rivolto alle attività di trasporto dei campioni biologici senza dimenticare l'impegno per le attività in emergenza. Poi la bara ha lasciato la chiesa davanti ad uno schieramento di volontari Cri. Per l’ultimo abbraccio all’infermiera vissuta per aiutare il prossimo. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il ricordo del suo impegno all'Aquila dopo il terremoto, addio a Laura Galeazzi

AnconaToday è in caricamento