Froda il fisco e tiene operai in nero, la Finanza gli porta via tutto
È accaduto a Osimo, dove una ditta attiva nell'assemblaggio di parti di motori fatturava operazioni inesistenti per ottenere un indebito risparmio sull'Iva e nascondere operai in nero
La Guardia di Finanza ha sequestrato denaro, crediti e beni per un valore complessivo di oltre 57.000 euro ad un’azienda operante a Osimo, attiva nell’assemblaggio di parti di motori meccanici per conto di imprese della zona, gestita da un cittadino di origine cinese.
LA TRUFFA. Ogni mese nella contabilità venivano caricate fatture relative ad operazioni inesistenti, i cui importi poi confluivano nella dichiarazione dei redditi annuale per abbattere la base imponibile e ottenere un indebito risparmio d’imposta.
Proseguendo gli accertamenti fiscali si è anche scoperto che le false fatture servivano non solo a frodare il fisco, ma anche a mascherare l’impiego della manodopera di sei operai in nero, di cui quattro sono risultati clandestini.
In pratica, i lavori eseguiti in proprio venivano fatti figurare come forniti da imprese esterne.
La vicenda ha avuto inizio l’anno scorso, nell’ambito di un intervento realizzato dalle Fiamme Gialle grazie al quale erano stati scoperti sia la manodopera irregolare che un giro di fatture false di circa 228.000 euro.
NUOVE PROCEDURE. Il decreto di sequestro, tecnicamente parlando, si configura come“confisca per equivalente”, uno strumento di contrasto dell’evasione introdotto solo di recente e applicabile in caso di reati fiscali.