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Cronaca Fabriano

Neonata con fratture ed ematomi, la sentenza: «Non ci furono maltrattamenti»

Il giudice ha accolto la tesi difensiva, il papà potrà presto riabbracciare la piccola

Erano accusati di aver percosso la figlioletta di due mesi fino a fratturarle gambe e costato. Le ipotesi che avevano portato alla sbarra mamma e papà erano pesantissime: maltrattamenti e lesioni dolose. Il giudice però è arrivato a una conclusione diversa: i maltrattamenti sulla piccola di Fabriano non si sono verificati e le lesioni non sono state frutto di dolo, bensì di colpa. Quelle ferite, secondo quanto sostenuto dai difensori e accolto dal giudice, sono infatti la conseguenza di uno scuotimento della bambina, fatto però in buona fede. Precisamente con lo scopo di farla riprendere dopo un malore e prima di portarla in ospedale. Nessuna volontà di far male alla neonata dunque, ecco perché la sentenza ha visto i genitori assolti dall’accusa di maltrattamenti e condannati a 9 mesi, con pena sospesa, per quella di lesioni colpose. La difesa del papà è stata sostenuta dall’avvocato Laura Versace (in foto), mentre la mamma era rappresentata in udienza dall’avvocato Paola Righetti. A sostegno delle tesi dei legali c’è stata anche la relazione del medico legale Mauro Pesaresi, consulente della difesa del papà. Pesaresi ha infatti spiegato che sono numerosi i casi in cui i genitori pensano di tenere sveglio un bambino di quell’età scuotendolo, senza però sapere che in questo modo possono creare danni molto gravi.   

L'avvocato Laura Versace

Il papà potrà riabbracciarla

Sulla vicenda è intervenuto anche il Tribunale dei Minorenni. La piccola infatti era stata tolta ai genitori e data in affidamento ma presto potrà riabbracciare almeno il papà. I giudici hanno accolto l’istanza dell’avvocato Versace e attivato un procedimento di riavvicinamento dopo che gli assistenti sociali avevano escluso un comportamento compatibile con i maltrattamenti. Sarà un procedimento graduale, la piccola dovrà essere preparata da una squadra di psicologi. Per la mamma invece non c’è ancora stato un pronunciamento.  

Le accuse 

Le accuse sostenute dal pm Valentina Bavai avevano suscitato non poco clamore. Il caso emerse nel gennaio 2016 quando la bimba fu trasferita dal Pronto Soccorso di Perugia al Salesi, pochi giorni dopo un ricovero a Fabriano. Le radiografie all’ospedale pediatrico evidenziarono fratture multiple ed ematomi cerebrali frutto, secondo l’accusa, di percosse ripetute. I genitori, secondo il pm, facevano sbattere la testa della piccola contro i mobili di casa, poi la costringevano a camminare tenendola per le braccia per poi scuoterla quando la bimba iniziava a piangere. La sentenza di primo grado, ha ricostruito una realtà differente. 

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