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Cronaca

Militari in città: l'apertura del Sindaco Gramillano

No alla militarizzazione del territorio, sì alla compresenza dell'esercito con le forze dell'ordine. Così il Sindaco ha risposto alla proposta del consigliere PDL Piergiacomi di imitare il modello Falconara

 

No alla militarizzazione del territorio. Sì alla compresenza dei militari con le forze dell’ordine impegnate sul territorio per aumentare la percezione della sicurezza. Così oggi in Consiglio comunale il Sindaco, Fiorello Gramillano, ha risposto all’interrogazione del consigliere PDL, Luca Piergiacomi, che, dopo il tentato stupro avvenuto in pieno centro e gli episodi di cronaca avvenuti in città, ha lanciato la proposta di “replicare il modello Falconara”.
 
“Piuttosto che concentrare sforzi e risorse nelle sole politiche per l’integrazione, il Comune dovrebbe potenziare quelle per la sicurezza” ha dichiarato Piergiacomi in apertura del suo intervento in Consiglio. Perché non fare dunque come Falconara che ha accolto fino al 31 gennaio un contingente militare composto da 25 soldati,  impegnati a vigilare  e pattugliare la città, a fianco delle forze dell’ordine?
 
Se “il Piano non è il Bronx”, ha detto il sindaco Gramillano, e Ancona non è Falconara, tuttavia, il capoluogo dorico non rigetta "l’ipotesi militari", anche se rifugge all’idea della militarizzazione.
Del resto, Ancona non è nuova ai militari: “tra luglio e agosto, infatti, – ha ricordato il Sindaco – sono stati messi a disposizione militari operativi in maniera autonoma al porto e in compresenza con carabinieri e poliziotti di quartiere impegnati  nella vigilanza dei punti critici e più frequentati della città. In fondo – ha concluso il Sindaco, la percezione della sicurezza a volte è più efficace della stessa sicurezza”. 
 
 
 
 

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