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Cronaca

Fincantieri: si dimettono i delegati Cisl e Uil, no ad accordo

I due delegati della Fim-Cisl e quello della Uilm-Uil (Fim) Alessandro Bolognini si sono dimessi ieri per protesta verso l'accordo separato. Assemblea ad alta tensione e incognita Banca Marche per la cordata salva-arsenale

I due delegati della Fim-Cisl Pasquale Palmisano e Nunzio Molaro, e quello della Uilm-Uil (Fim) Alessandro Bolognini  si sono dimessi ieri, nel corso di un'assemblea alla Fincantieri di Ancona, per protesta verso l'accordo separato firmato dai loro sindacati a livello nazionale, e non dalla Fiom-Cgil.
Ad Ancona resta dunque compatto il fronte del "no" ai 205 esuberi del sito marchigiano, anche se l'accordo è difeso dalle segreterie regionali di Cisl, Uil e Fim e Uilm, i cui rappresentanti hanno cercato di spiegare le ragioni nel corso dell'incontro ma senza successo, cosatretti al silenzio da fischi e grida degli oltre 350 partecipanti.
L'assemblea ha dato comunque mandato alla Rsu di elaborare un documento per riaprire la trattativa davanti al ministro Passera.

Il segretario regionale della Fiom Giuseppe Ciarrocchi ha confermato che la cordata di banche interessata a cofinanziare la costruzione della nave Silver Sea (Unicredit, Banca Monte Paschi, Banca Intesa e Banca Marche) possiede il denaro necessario per l'operazione. C'è però un incognita ancora in gioco, perché Banca Marche ha condizionato la propria quota  - 7 milioni di euro - all’effettiva assegnazione della commessa al cantiere di Ancona.
 

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