Un’auto viene fermata dai carabinieri a Filottrano, in una zona solitamente adibita allo spaccio. È una Volkswagen Golf di colore blu, a bordo c’è un cittadino di origini marocchine. Quando i militari gli chiedono i documenti, l’uomo è visibilmente imbarazzato: non sa cosa rispondere, cerca di tergiversare. È comprensibile: la patente non la può sicuramente mostrare, visto che non l’ha mai presa.
Si tratta di E. M. T., 25enne, già noto alle forze dell’ordine. Una volta giunti in caserma l’auto viene minuziosamente perquisita e gli uomini del capitano Conforti trovano 10 grammi di cocaina già suddivisa in due involucri trasparenti del peso di 5 grammi cadauno, pronti per lo spaccio e occultati all’interno del vano portacenere nell’abitacolo della vettura, e un panetto del peso complessivo di 200 grammi di hashish, assicurato sotto il sedile di guida con del nastro adesivo di colore nero in modo da mimetizzarlo con la plastica della struttura.

Le indagini sono quindi proseguite a casa dell’uomo, dove sono saltati fuori altri 20 grammi di sostanza da taglio e un coltello che presentava ancora dei residui di hashish. È convinzione dei militari che l’uomo sia un “cavallo” importante dello spaccio di stupefacenti in Filottrano.

Arrestato in flagranza di reato, è stato tuttavia scarcerato in attesa della prossima udienza il 13 marzo.