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Cronaca

La picchia davanti la caserma dei Carabinieri, arrestato fidanzato-padrone

Non è stato un caso che l'uomo abbia perso la testa davanti alla caserma dei Carabinieri di Brecce Bianche perché era proprio lì che la donna stava andando per denunciare il compagno che, da tempo, la picchiava

L’ha raggiunta in piazza Ugo Bassi perché non si faceva vedere a casa da troppe ore e l’ha costretta a salire in auto per fare ritorno a casa facendola guidare perché lui non ha la patente. Stavano tornando a casa mentre lui diventava sempre più nervoso e minaccioso. Nell’immaginario di lei, sarebbe successo quello che ormai, da 3 mesi questa parte, era diventata la regola: avrebbe perso la testa e, una volta in casa, l’avrebbe massacrata di botte. E così la donna, durante il tragitto, ha deciso di passare davanti alla stazione Carabinieri di Ancona Brecce Bianche. Si è fermata, è scesa insieme alla figlia piccola seduta sui sedili posteriori e, sotto gli occhi increduli del compagno, è corsa velocemente verso i cancelli della caserma. A quel punto lui è scattato dal veicolo e l’ha raggiunta. Su tutte le furie, l’ha colpita con un cazzotto in volto, minacciandola di ucciderla se lo avesse denunciato. Ma non c’è stato bisogno di nessuna denuncia perché i militari della stazione locale avevano assistito alla scena dai monitor della videosorveglianza e così sono usciti per arrestare lui: L.C.D., cubano di 37 anni. La donna, sudamericana di 47 anni, dopo essere stata rassicurata dai carabinieri, ha iniziato a raccontare e a denunciare tutta una serie di episodi di violenze ed angherie che stava subendo oramai da più di tre mesi. Subito dopo è stata accompagnata al Pronto Soccorso degli “Ospedali Riuniti di Ancona” dove riceveva le cure del caso ed una prognosi di 22 giorni. Il fidanzato-padrone è stato arrestato ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e stalking.

Una storia triste e fatta di continue violenze psicologiche e fisiche quella che ha vissuto la vittima. Quella che doveva essere il coronamento di una storia d’amore, dopo le innumerevoli delusioni del passato, si è trasformata nel peggior incubo della sua vita. Circa tre mesi fa la donna aveva conosciuto il nuovo compagno con il quale aveva iniziato una convivenza stabile. Purtroppo però, dopo pochissimi giorni, l’uomo, sempre per motivi di gelosia, ha iniziato a soffocarla con il suo atteggiamento morboso, rendendole la vita impossibile e non permettendole di intrattenere relazioni sociali o uscire da casa da sola, neanche per fare la spesa. Col passare dei giorni la situazione è peggiorata, l’uomo ha iniziato a minacciarla di morte e a picchiarla in più occasioni, trattenendola per le mani e impedendole di utilizzare il telefono per chiedere aiuto, diventando sordo alle grida della donna che lo implorava a non farle del male.

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