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Cronaca

Imprese alberghiere, Federalberghi: «Le misure antisisma non bastano»

Il punto sulle difficoltà e sui preoccupanti scenari futuri è stato fatto nei giorni scorsi attorno ad un tavolo cui hanno partecipato molti operatori delle attività ricettive

I rappresentanti delle attività ricettive marchigiane colpite dal sisma lanciano l’allarme sul futuro dell’imprenditoria turistica che stenta a riprendersi dalle conseguenze del terremoto. Il punto sulle difficoltà e sui preoccupanti scenari futuri è stato fatto nei giorni scorsi attorno ad un tavolo cui hanno partecipato molti operatori delle attività ricettive dell’area del cratere più gravemente colpita da sisma (Hotel Carnevali, Hotel Tesoro, Mark Hotel, Pensione Montebove, Hotel i Duchi, Hotel il Cavaliere, Hotel Ferranti, Hotel Ussita, Hotel Eden, Hotel La Fiorita, Hotel la Sibilla, Country House La Cittadella e con delega Hotel Ermitage, Hotel Brunforte, Hotel Terme, Hotel Il Cacciatore e Hotel Bucaneve).

Nel corso della riunione è stata condivisa la fortissima preoccupazione per la tenuta economica di un settore che non riesce a riprendersi dalla conseguenze del sisma: “La fase dell’emergenza – dicono allarmati gli operatori –, è in fase di conclusione ma la situazione di gran parte delle imprese è ancora molto critica. Ad oggi il 60% circa delle strutture ricettive sono inutilizzabili e quelle rimaste attive si trovano ad operare in un contesto economico fortemente depresso.

Le misure di breve periodo a sostegno delle imprese previste dalla normativa vigente (delocalizzazione, sostegno al reddito, zona franca, danno indiretto e finanziamenti agevolati) alla prova dei fatti, nella maggior parte dei casi, si sono dimostrate di difficile applicazione e non sufficienti perché inadeguate. Quelle per il rilancio nel medio-lungo periodo (legge di rilancio delle aree di crisi industriali)  non riescono ad intercettare compiutamente le esigenze di un territorio a forte vocazione commerciale piuttosto che industriale.

Secondo gli operatori lo stato di difficoltà in cui si trovano le imprese delle aree epicentrali del cratere non è stato ancora percepito nella sua complessità e peculiarità. “Servono strumenti di tutela diversi e una programmazione di medio-lungo termine altrimenti quello che ora è un rischio può trasformarsi in realtà: la fine del nostro settore”. “Manca una visione di insieme delle problematiche – ancora gli operatori –, che dia risposte precise e puntuali alla nostre esigenze con normative più mirate e dall’attuazione più chiara”. Anche per questo è stato convocato il 6 aprile prossimo un incontro con Federalberghi Nazionale, ed i presidenti delle quattro regioni coinvolte nel sisma del 2016 e del 2017, nel quale si vuole ridare impulso all’azione di sostegno dell’imprenditoria ricettiva che altrimenti rischia di non riuscire a superare indenne la fase intermedia compresa fra l’emergenza ed il rilancio.

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