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Cronaca

Il 2017 tutto d'un fiato, fatti e misfatti dell'anno che se ne va

Dal ponte crollato in autostrada ai fatti di Rigopiano, dalla morte di Michele Scarponi alla promozione della Lardini, dall'Ancona calcio all'omicidio di Osimo. Tutti i fatti che hanno segnato il 2017

DALL'ANCONA 1905 ALL'ANCONITANA. Un anno da incubo quello vissuto dalla società biancorossa. La cessione delle quote da parte di Andrea Marinelli a Sosteniamolancona è stato l’inizio della fine. L’arrivo degli imprenditori romani prima (Ranieri) ed i pugliesi poi (Leone ) hanno solamente accelerato il declino di una società allo sbando. La gestione Miani è stata fallimentare così come la decisione di affidarsi al consulente Ercole Di Nicola, squalificato poi per oltre 7 anni per lo scandalo calcioscommesse. A farne le spese, come sempre accade in Salvatore Mastonunzio-3-2questi casi, sono stati calciatori e tifosi. La squadra, dopo un discreto avvio sotto la guida di Brini (presentato in pompa magna in estate) è precipitata in fondo alla classifica. Stipendi non pagati e cambi di allenatori hanno ucciso definitivamente le ambizioni di salvezza dell’Ancona, che ha concluso il suo campionato all’ultimo posto in classifica. Dopo alcune settimane la decisione di David Miani di non iscrivere la società alla Serie D, scelta che ha sancito l’addio dei biancorossi nel calcio professionistico. A prendere in mano la situazione è stato l’imprenditore anconetano Stefano Marconi che a fine agosto ha svelato il progetto Anconitana. Il titolare della Rays ha confermato l’intenzione di riportare i colori biancorossi nel calcio che conta seguendo un progetto ambizioso, ripartito ad inizio ottobre nel campionato di prima categoria. 

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