Aritmia atriale, quasi 900 persone nei primi due giorni di visite
Sala Mercato presa d'assalto e medici a disposizione fino a sabato 14. Il 4,1% con anomalie. Il cardiologo: «Incidenza alta rispetto a screening da altre parti»
Quasi 900 persone si sono sottoposte tra martedì 10 e mercoledì 11 allo screening gratuito per la diagnosi della fibrillazione atriale. Numero inaspettato per eccesso da parte degli organizzatori del Gruppo Amici per lo Sport che fino a sabato 14 gennaio saranno alla Sala Mercato di via Bixio per accogliere le persone e regolare gli accessi alle visite. La sala è stata suddivisa in piccoli ambulatori dove i pazienti possono effettuare l'esame assistiti dai medici della Clinica Universitaria di Cardiologia e Aritmologia diretta dal prof Alessandro Capucci. Il test è molto veloce. È sufficiente tenere tra le mani un piccolo manubrio che, rilevato il battito cardiaco, darà responso positivo (luce verde) o segnalerà eventuali anomalie. In questo secondo caso il paziente può effettuare un esame cognitivo condotto dall’equipe del dottor Giuseppe Pelliccioni, neurologo dell'Inrca, e dalla psicologa Lucia Paciaroni.
Su 896 visite le "luci rosse" sono state 37: il 4,1%, in aumento rispetto al primo giorno (3,5%). «Un'incidenza alta - spiega Capucci - rispetto ad altre campagne analoghe dov'è di solito ci attestiamo sull'1,5%. Probabilmente questo è dovuto all'elevata media di età delle persone finora visitate. Solo al termine delle visite potremmo avere un dato chiaro e confrontarlo». Il Gas punta a superare quota 1300 visitati. Dopo le precedenti iniziative (controllo dei nei, pressione oculare e l’esame elettrocardiografico dell’anno scorso) sarebbe il record dell'associazione. Per prenotarsi basta presentarsi alla Sala Mercato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. C'è chi prenota per i giorni successivi ma anche tante persone che, visto che la coda viene smaltita in fretta, scelgono di pazientare qualche minuto in fila. C'è tempo fino a sabato alle 12. «La fibrillazione atriale è una patologia talvolta asintomatica che costituisce la forma più diffusa di aritmia cardiaca – conclude Capucci - È stato constatato come soffrire di questa aritmia, che colpisce tutte le età in percentuali diverse, possa esporre all’incidenza di ictus o comunque comportare danni anche permanenti».