Fabriano, Whirlpool-Indesit: l'azienda frena e apre al Governo
Whirlpool frena dopo l'incontro con il ministro Federica Guidi e le parti sociali. L'azienda a stelle e strisce si è detta disponibile a un confronto senza pregiudiziali sul piano industriale. Non è certo un passo indietro, né tantomeno una vittoria per i lavoratori
Whirlpool frena dopo l’incontro con il ministro Federica Guidi e le parti sociali. L’azienda a stelle e strisce si è detta disponibile a un confronto senza pregiudiziali sul piano industriale. Non è certo un passo indietro, né tantomeno una vittoria per i lavoratori, ma almeno adesso ci si può fermare per riflettere e fare le dovute valutazioni. Il colosso dell’elettrodomestico ha “confermato i 500 milioni di investimenti in Italia, cosi' come nella prima presentazione del piano industriale lo scorso 16 aprile al MiSe e la disponibilita' 'a onorare l'impegno di non procedere a licenziamenti unilaterali sino alla fine del 2018, nel rispetto del 'Piano Italia Indesit 2013”. Lo si legge in una nota diramata dalla multinazionale al termine dell'incontro.
E per quanto riguarda Albacina? Il trasferimento dell'impiano di Albacina (Fabriano), con il conseguente spostamento dei suoi dipendenti nel sito di Melano a 8 km di distanza, porterà alla creazione del più grande polo in Europa per la produzione di piani cottura. Questa scelta riconosce il grande valore del territorio marchigiano e l'eccellente tradizione industriale nel comparto dell'elettrodomestico nella zona di Fabriano. La produzione crescerà da circa 800.000 pezzi all'anno a oltre 2 milioni all'anno. La produzione di lavasciuga, attualmente all'estero, verrà spostata al sito di Comunanza (Ap), insieme alla produzione delle lavatrici di alta gamma.