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Cronaca

Faceva picchiare i clienti morosi e minacciava i loro genitori: arrestato pusher 24enne

Aveva assoldato delle persone col compito di spacciare al dettaglio per suo conto. Così, mentre lui restava "pulito", aveva il tempo di trattare, si fa per dire, con i clienti morosi: giovani ragazzi come lui che non riuscivano a pagare la droga

Aveva assoldato delle persone col compito di spacciare cocaina al dettaglio per suo conto. Così, mentre lui restava “pulito”, aveva il tempo di trattare, si fa per dire, con i clienti morosi. Era arrivato anche al punto da mandare messaggi minatori ai genitori dei clienti più giovani. E mentre le famiglie scoprivano di avere figli dediti all’uso di sostanze, si ritrovavano anche a dover pagare cifre di migliaia di euro a lui: M. S., 24 anni di Ancona, arrestato ieri sera dai Carabinieri del Norm di Ancona, guidati dal tenente Marco Ruffini (in foto). I militari sono arrivati a lui dopo l’arresto del cuoco culturista, scoprendo una cosa inaspettata: il castelfrettese era solo un pusher satellite che, insieme ad altri due, ruotava intorno al 24enne, vero procacciatore della polvere bianca da vendere a nord di Ancona e gestore del giro di spaccio. E la gestiva anche con una certa intelligenza visto che, nonostante l’arresto di uno dei suoi, i militari non erano arrivati a lui. 

E forse non avrebbero sospettato nulla senza il coraggio di una delle vittime che, dopo aver comprato da lui 500 euro di coca ed esser stato minacciato per Marco Ruffini-2saldare il conto, si è rivolto ai Carabinieri. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in una settimana quei 500 euro sarebbero diventati più di 3mila con gli interessi. E così, mentre gli altri spacciavano nelle piazze, il capetto poteva telefonare al debitore: «Mi paghi o ti devo mandare a suonare?». Il ragazzo non era riuscito a saldare tutto il conto e così proseguirono le vessazioni. Una volta venne raggiunto da due ceffi e picchiato a calci e pugni. Fino a quando non arrivò una telefonata a casa dei genitori, anch’essi minacciati dal 23enne. I militari sono partiti da li per indagare e, anche grazie ad alcune intercettazioni telefoniche, hanno scoperto come l’anconetano fosse legato il cuoco pusher e ad altri personaggi della stessa cricca. 

Alla fine i militari del Comando della Montagnola di Ancona si sono presentati in un circolo di Castelferretti dove hanno fermato M. S., ora in carcere con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. 

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