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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Le Grazie / Via Colle Verde

Esplosione nel forno, ipotesi cortocircuito

«Ricordo che ieri sera, prima che si andasse a dormire, c'era un odore strano ma ho pensato che qualcuno stesse facendo un barbecue» ha detto una residente

Prima il botto, potente, al punto da sembrare una bomba carta per qualcuno, addirittura il terremoto per altri residenti. Poi le fiamme hanno iniziato a divorare l’interno del bar pasticceria “Rosa Nero” di via Colleverde, che era chiuso per ferie e, insieme all’altro bar di corso Amendola, avrebbe riaperto il 5 gennaio. Erano le 3:30 del mattino quando è scattato l’allarme. Il fumo ha riempito la palazzina del numero civico 3, costringendo dodici famiglie a riversarsi in strada. Per fortuna nessun ferito, ma la paura, tra le lacrime e le urla, è stata tanta. «Quando ho aperto la porta di casa ho visto tanto fumo e sentivo le persone urlare, dicendo che era scoppiato il forno sotto casa. Siamo scesi mentre i pompieri, che invece salivano, ci intimavano di uscire e così siamo andati in strada. Siamo rientrati non prima delle 5» ha detto Flora Fagotti del civico 3. Sul posto sono arrivati i mezzi della Polizia di Stato e i vigili del Fuoco di Ancona, impegnati per ore non solo nello spegnimento dell’incendio ma anche nella verifica della palazzina coinvolta dal rogo. Secondo un primo riscontro è esclusa la matrice dolosa, si tratterebbe infatti di un cortocircuito che, nato dai componenti di uno dei frigoriferi, avrebbe innescato la combustione. Le colle e i materiali, che fanno da rivestimento del legno dell’interno del bar, hanno fatto il resto. Tuttavia in mattinata è arrivata anche la Polizia Scientifica di Ancona per effettuare rilievi forensi perché, seppure improbabile, gli investigatori non escludono che dietro l’incendio ci possa anche essere la mano dell’uomo.

Incendio al bar di via Colleverde

LE TESTIMONIANZE E IL RETROSCENA. Il bar pasticceria, famoso per i suoi prodotti tipici siciliani, era devastato da fiamme alte diversi metri, mentre all’incrocio, dove via Colleverde incontra via Le Grazie, si stringevano le tante famiglie che nel frattempo avevano abbandonato i propri appartamenti. Non solo quello di via Colleverde, ma anche palazzi di via Ostra e via Grazie. «Ho sentito un botto e mi sono affacciato, poi ho visto una nuvola di fumo nero provenire dal bar» ha detto un 17enne. Viviana Vivanti abita in via Colleverde 1 e non si è accorta di nulla, ma ricorda una cosa particolare: «Io non ho sentito nulla e non mi sarei accorta di nulla se stamattina non mi avesse chiamato un’amica per chiedermi cosa fosse successo vicino casa mia. Però ricordo che ieri sera, prima che si andasse a dormire, c’era un odore strano ma ho pensato che qualcuno stesse facendo un barbecue». «Adesso che ci penso forse qualcosa ho sentito ieri sera ma ho pensato ad un cassonetto dato alle fiamme». In mattinata un altro residente a spasso col cane ha detto alla Polizia di aver sentito odore di bruciato prima delle 3 mattino. Insomma, come se la combustione fosse iniziata ore prima e qualcuno avesse anche avvertito l’odore di bruciato. Anche questo dettaglio, forse, potrà essere utile agli inquirenti e ai tecnici ingegneri dei vigili del Fuoco per capire che cosa sia esattamente accaduto nel bar Rosa Nero. 

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