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Cronaca

La scientifica di Ancona svelerà il mistero del “Codice a cuore”

Un antico manoscritto del 1500, noto in tutto il mondo per la sua forma particolare: da secoli pesanti censure nere ne coprono delle parti. Cosa c'è scritto sotto? Grazie alla Polizia di Ancona presto si saprà

Una miscellanea del XVI secolo, con musiche per liuto e poesie d’amore. Ma anche un manoscritto unico, per la sua forma: un cuore perfetto. Nei cataloghi ufficiali, infatti, è conosciuto semplicemente come “Manoscritto 1144”, ma nel mondo degli esperti è ormai famoso come il “codice a cuore”. Un manoscritto che nasconde da secoli un segreto: quello di note a piè di pagina accuratamente coperte da una mano ignota con un pesante inchiostro nero. Cosa si nasconde sotto quelle vere e proprie censure? Forse versi considerati troppo “spinti” per la moralità dell’epoca? Un mistero che sembrava destinato a rimanere insoluto, ma grazie alla Polizia Scientifica della Questura di Ancona pare destinato a rivelarsi.

foto(50)-2Questa appassionante vicenda culturale (ma anche un po’ romantica, vista la particolare forma del manoscritto) è stata presentata oggi dal dirigente del servizio di polizia scientifica per le Marche e Abruzzo dottor Massimiliano Olivieri, dal direttore del Museo e della biblioteca Oliveriana di Pesaro (dove il libro è di solito custodito), il dottor Marcello Di Bella e dal Presidente dell’associazione degli Amici della Biblioteca, il dottor Salvatore Siena (“angelo custode” dell’operazione in quanto, da ex dirigente di polizia, ha garantito per gli spostamenti del prezioso manufatto). Il testo è stato sottoposto a luci particolari nel corso di specifici esami forensi, di solito utilizzati per scoprire falsi. I primi risultati sono già incoraggianti: alcune scritte cominciano ad apparire, e una volta individuate saranno sottoposte all’attento studio di paleografi che sveleranno finalmente il mistero della “censura”.

IL LIBRO. Il manoscritto è realizzato in pergamena, con la copertina in legno e le rilegature di pelle, e attrai studiosi di mezzo mondo per la sua forma originale. Recentemente è stato portato all’attenzione anche del grande pubblico grazie al Maestro Marco Mencoboni, che alcuni anni fa ha eseguito alcune delle melodie in esso contenute (alcune delle quali ad opera del compositore del 1400 Guglielmo Ebreo da Pesaro). Fu proprio Mencoboni a mettere la “pulce all’orecchio” al direttore Di Bella.  

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