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Cronaca

Emorragia di posti negli uffici pubblici: i dipendenti dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli in sciopero

Il lento depauperamento degli uffici pubblici, in particolare dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ancona, ha messo sul piede di guerra i sindacati. La Uilpa ha portato in piazza i dipendenti

ANCONA - Una questione annosa che ha radici lontane. Negli anni, infatti, il saldo dei dipendenti dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Ancona, tra dipendenti in uscita e nuovi assunti sarebbe costantemente in difetto. Situazione che ha portato la Uilpa ad organizzare lo sciopero che si è svolto venerdì scorso (20 gennaio). «Siamo soddisfatti per la massiccia partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori allo sciopero di venerdì 20 gennaio con la quale gli stessi hanno voluto sottolineare il grave disagio in cui verte l’Ufficio della Direzione Adm Sede di Ancona - ha affermato il Coordinatore Regionale Usb Donatella Ripanti -. Inutile sottolineare che c’è il profondo rammarico perché tutto ciò si poteva evitare se solo l’Amministrazione avesse affrontato fattivamente i tavoli di confronto sindacale, anziché arroccarsi sulle proprie posizioni, limitandosi a degli intransigenti niet». «Auspichiamo che il nuovo direttore generale, che da poco si è insediato ereditando, tra le tante, anche questa problematica - ha aggiunto Paolo Santaniello, Coordinatore Regionale Uil Pa Adm - voglia e possa intervenire affinché si ripensi la politica gestionale nei confronti degli uffici delle Marche e, in particolare, della sede di Ancona della Direzione. Chiederemo anche un incontro con i vertici della Regione Marche per ottenere un aiuto, tramite un intervento istituzionale, che possa portare alla risoluzione di questi problemi». Ma c’è anche un’altra questione sotto la lente d’ingrandimento del sindacato. «“I lavoratori denunciano anche la precarietà della sede fisica in quanto sono sotto regime di sfratto e ciò aumenta il loro disagio lavorativo - ha spiegato Priscilla Lattarulo, segretario provinciale di Ancona della Uilpa -, in assenza di iniziative concrete e persino d’informazione al riguardo. Resta inteso che siamo, come lo eravamo anche prima, disponibili ad un dialogo costruttivo affinché si possano porre dei rimedi concreti alle carenze e ai disagi dei lavoratori, riportando la Sede di Ancona al ruolo chiave di coordinamento delle attività nella Regione Marche».

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