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Cronaca

Ucciso dopo gli insulti razzisti, a Fermo arriva la rabbia dei centri sociali

Appuntamento al viale Veneto alle 17:30. Le Forze dell'Ordine si aspettano almeno 400 persone per "manifestare rabbia, indignazione, di fronte all'ennesima violenza omicida razzista e fascista"

Fermo è ancora sotto choc per la morte di Emmanuel Chidi Namdi, arrivato in Italia a settembre con la moglie 24enne dopo essere scappato da Boko Haram e ammazzato di botte da un fermano.

E oggi scatta la protesta dei centri sociali e delle sinistre delle Marche che si sono date appuntamento in viale Vittorio Veneto a Fermo alle 17:30. Le Forze dell’Ordine si aspettano almeno 400 persone per “manifestare rabbia, indignazione, di fronte all'ennesima violenza omicida razzista e fascista - fanno sapere con una nota Centri sociali, Ambasciata dei Diretti e Ya Basta - Emmanuel era uno dei tanti che fuggono da guerre, oppressione, povertà causate da quello stesso potere globale che nei nostri territori semina disoccupazione, precarietà, distruzione dei diritti. Quel potere che fa dei respingimenti, della reclusione nei Centri, l'asse portante delle sue politiche migratorie. Emmanuel pur patendo sofferenze indicibili con la propria compagna era riuscito a trovare a Fermo chi lo aveva accolto e parzialmente inserito nel contesto sociale. Ma ha dovuto fare i conti con chi fa del razzismo, del fascismo e dell'odio contro gli immigrati una pratica quotidiana. L'individuo che ha provocato e poi pestato a morte Emmanuel, non è uno “sbandato”, una “testa calda” da stadio. E' un militante di Casa Pound, cioè di quell'organizzazione fascista tristemente nota in tutta Itala per le ripetute aggressioni nei confronti di antifascisti, militanti di sinistra, immigrati. Ma si tratta della punta di un iceberg. Dalla Lega di Salvini, ai partiti xenofobi e razzisti presenti, in gran parte dell'Europa, alcuni anche al governo come in Ungheria, dal muro di 450 km fatto di filo spinato e barriere alle politiche dell'Unione Europea, soffia in tutto il Vecchio Continente un vento reazionario e antisociale. C'è puzza di fascismo. In questo contesto il rischio che gli strati sociali colpiti dalla crisi vedano negli immigrati un facile bersaglio c'è tutto come dimostra lo stesso voto sulla Brexit. E anche a Fermo in queste ore c'è chi fa girare versioni ridicole sull'uccisione di Emmanuel per mestare nel torbido e ingenerare confusione. E' invece necessario che di fronte al fascismo, al razzismo e alla xenofobia, si dia una risposta più ampia possibile, ferma, decisa, senza titubanze. La manifestazione di oggi sarà una prima risposta”.

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