Visti turistici per stare nelle Marche e 42 chili di coca in casa, narcotrafficante a processo
La procura ha chiesto il giudizio immediato per un 33enne arrestato a settembre alla Baraccola
ANCONA – Aveva due case, una a Civitanova Marche e l'altra in via Primo Maggio, alla Baraccola, in affitto da almeno tre mesi. Un insospettabile che nel suo paese faceva il commerciante di auto usate. Il 4 settembre scorso i carabinieri del Norm lo avevano trovato con 42 chili di cocaina. La procura ha chiesto il giudizio immediato per il presunto narcotrafficante albanese arrestato alla Baraccola, in via Albertini. Andrà quindi a processo senza passare per l’udienza preliminare un 33enne albanese. L’udienza è fissata per il 9 febbraio. Il presunto narcotrafficante era stato fermato a bordo di una Golf Volkswagen e sotto un tappetino dell’auto c’era un chilo di cocaina. Era seguita la perquisizione a casa, ad Ancona, in un appartamento di via Primo Maggio, preso da lui in affitto. Lì era stata trovata altra cocaina, 41 chili, un ingente quantitativo del valore di 10 milioni di euro una volta venduta sul mercato. Nell'appartamento di Ancona c'era anche una pistola carica con dei proiettili.
Era scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio aggravato dall’ingente quantitativo. Nell'udienza di convalida si era avvalso della facoltà di non rispondere. L'abitazione alla Baraccola sarebbe stata una sorta di stoccaggio per la cocaina destinata probabilmente altrove. A Civitanova aveva in suo utilizzo un'altra abitazione. L'albanese veniva spesso in Italia, viaggi di tre mesi usufruendo del visto turistico. I carabinieri erano stati avvisati dalla guardia di finanza di Brescia, che stava già indagando sul 33enne per conto della distrettuale antimafia lombarda.