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Cronaca

Droga, dalle Marche eroina in tutta Italia: c'è anche il porto di Ancona

56 chili di eroina e 600 grammi di cocaina sequestrati, 33 arresti, 60 persone indagate e 14 provvedimenti di custodia cautelare eseguiti all'alba di mercoledì. Ecco il bilancio di tre anni di indagini da parte della Gdf anconetana

Passavano anche dal porto di Ancona i chili di eroina che una banda di pakistani importava dal paese di origine per rifornire i mercati di tutta Italia. Oltre ad Ancona, anche gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino, Venezia, Bergamo e Bologna. È quanto scoperto dai finanzieri del Goa di Ancona nell'ambito dell'operazione Happy Meal, diretta dalla Procura dorica. Tre anni di indagini. Con 56 chili di eroina e 600 grammi di cocaina sequestrati, 33 arresti, 60 persone indagate e 14 provvedimenti di custodia cautelare eseguiti all'alba di mercoledì.

I vertici dell'organizzazione vivevano nella provincia di Macerata e conducevano una vita tranquilla. Commerciante uno, disoccupato l'altro. La facciata rispettabile nascondeva invece, secondo gli investigatori, una rete piramidale che si diramava in tutta Italia. L'ultimo anello della catena era costituito dai corrieri. Reclutati in Pakistan o in Afganistan i viaggiatori arrivavano in Italia con canali regolari. Fingendosi turisti riuscivano a far entrare la droga. Bastava il doppio fondo di una valigia o ricavato all'interno di un'autovettura. Altri ingoiavano ovuli di droga e li trasportavano nello stomaco. Per ogni viaggio i corrieri venivano pagati 550 euro. Una bella somma se si considera la povertà e le condizioni di vita dei paesi di provenienza dei viaggiatori. All'operazione hanno partecipato anche i Comandi della Guardia di Finanza di Trento, Mantova, Reggio Emilia e Roma.

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