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Cronaca

Utilizza l'ambulanza per andare a ballare con il suo amico, operatore sanitario anconetano nei guai

Nei guai un 30enne di Ancona, che lavora per un'associazione all'ospedale di Torrette. Secondo la ricostruzione ha effettuato il trasporto di un paziente all'ospedale Murri di Fermo ma poi non è rientrato. Dopo qualche ora è stata allertata la polizia, che ha individuato l'ambulanza nel parcheggio di una discoteca

MACERATA - Alla fine del turno di lavoro un operatore sanitario decide di andare in discoteca con un amico. Nulla di male, tranne per un "dettaglio": per raggiungere il locale usa l'ambulanza. Invece di portare indietro il mezzo di soccorso lo ha sfruttato come se fosse a sua disposizione. Succede a Civitanova. Il lavoratore è stato scoperto dalla polizia e denunciato a piede libero.

Nei guai un 30enne di Ancona, che lavora per un'associazione all'ospedale di Torrette. Secondo la ricostruzione ha effettuato il trasporto di un paziente all'ospedale Murri di Fermo ma poi non è rientrato. Dopo qualche ora è stata allertata la polizia, che ha individuato l'ambulanza nel parcheggio di una discoteca. Gli agenti hanno richiamato l'autista che, ignaro di cosa stesse accadendo, ha raccontato di essersi fermato presso a casa per cambiarsi la divisa e poi uscire in compagnia di un amico. Il mezzo di soccorso è stato sequestrato dalla pattuglia della Polstrada, mentre il 30 enne è stato portato in commissariato. I poliziotti lo hanno denunciato per appropriazione indebita e multato in quanto sprovvisto di patente mentre era guida. L'ambulanza è poi stata riconsegnata all'ospedale di Torrette.

La nota dell'Anpas

L’Anpas Marche ci tiene a precisare che l’operatore sanitario denunciato per appropriazione indebita di un’ambulanza non fa parte di nessuna delle 43 Associazioni formate da Croci Gialle, Croci Verdi, Croci Bianche, Croci Azzurre e Pubbliche Assistenze Avis facenti parte dell’Anpas regionale. «Questi tipi di comportamenti non sono assolutamente concepibili nella nostra Associazione – ha commentato  il Presidente di Anpas Marche Andrea Sbaffo in merito alla notizia apparsa oggi  sui mass media. La stessa Anpas sta cercando di approfondire se la tipologia di servizio affidato a questa associazione sia stato legittimo o meno».

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