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Cronaca

Direzione Territoriale del Lavoro, nell'inchiesta foto hard e test sulla sessualità

E' quanto emerso dalle testimonianze degli impiegati, ascoltati in occasione di una ispezione del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. Indagine che ora vede anche un altro binario con le indagini della Polizia

Avrebbe sottoposto ai dipendenti dei questionari in cui si chiedeva di rivelare aspetti della vita personale che riguardavano la salute e la sfera sessuale. Non solo perché, in una circostanza ben precisa, avrebbe girato per gli uffici con una foto ritraente genitali femminili, indicando ad alcuni subordinati come quello scatto fosse di una loro collega. Sono solo alcuni degli episodi che riguardano il funzionario della Direzione Territoriale del Lavoro di Ancona, finito sotto la lente del Ministero e della Polizia. Tutto per fatti denunciati dagli stessi dipendenti durante una verifica ispettiva straordinaria della Direzione Generale per le politiche del personale del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, a settembre del 2015. Indagine che, al tempo, valse al funzionario una sospensione di 6 mesi dal posto di lavoro. E che oggi gli costa anche un’indagine della Polizia di Ancona che procede per il reato di abuso di ufficio. E’ infatti al lavoro la Squadra Mobile dorica che, diretta dal capo Virgilio Russo (in foto), sta Virgilio Russo-2chiudendo il cerchio intorno alla vicenda iniziata nel 2014. Ma non è escluso che le accuse possano anche aggravarsi quando la Procura della Repubblica riceverà la relazione della Polizia Giudiziaria. Inoltre, visto che i sindacati denunciano un drastico calo della produttività negli uffici, proprio a caus del malessere psico-fisico dei dipendenti, non è escluso che si possa riscontrare un danno erariale, chiamando in causa anche la Corte dei Conti. 

Restano le vessazioni a danno di colleghi, indipendentemente dal sesso e dall’età. Alcuni dei quali, nel frattempo, si sono già rivolti agli avvocati Laura Versace (in foto) e Paolo Sfrappini. Anche a sfondo sessuale ove si trattasse di L'avvocato Laura Versacedonne. Come appunto quel questionario a cui i dipendenti sarebbero stati obbligati a prestarsi. Che genere dei domande c’erano? In uno si richiedeva espressamente di fornire informazioni circa la vita sessuale, scegliendo di barrare opzioni come “ho solo rapporti sessuali saltuari” o  “non ho mai avuto esperienze sessuali complete” oppure "Hai mai tradito tuo marito?". Ma anche test in cui si dovevano scegliere tutta una serie di risposte ad affermazioni come “Del mio corpo in particolare detesto…”. E ancora test per il controllo della depressione, dell’alimentazione, del sonno, con domande troppo personali. Il tutto in un ambiente sempre più deteriorato da anni da abusi. Come quando si sarebbe avvicinato al seno di una collega, mimando di manipolarle senza toccarle. Ma anche angherie e minacce riguardanti la carriera lavorativa. Come quella volta in cui, sempre secondo le accuse, avrebbe avviato una procedura disciplinare contro una dipendente, che aveva affisso in bacheca una lettera di solidarietà per una sua collega, uscita il giorno prima in lacrime dall’ufficio del funzionario dopo una discussione. Non si sarebbero salvati neppure gli uomini visto che, stando alle testimonianze raccolte dal Ministero, il funzionario in questione, non si risparmiava di schernire gli impiegati, magari con riferimento a fatti intimi e familairi che, già da soli, bastavano a rendere difficile la vita quotidiana della vittima. 

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