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Cronaca

Post su Facebook contro Valeria Mancinelli e Antonio Gitto: «criminali corrotti». Ora rischia una condanna per diffamazione

Galeotto è un post scritto su Facebook, quattro anni fa, da un ex dipendente della municipalizzata che si occupa di servizi di igiene urbana, dalla raccolta rifiuti alla pulizia delle strade

ANCONA – Dà dei «criminali corrotti» alla sindaca di Ancona e al presidente di Anconambiente e ora rischia una condanna per diffamazione aggravata. Galeotto è un post scritto su Facebook, quattro anni fa, da un ex dipendente della municipalizzata che si occupa di servizi di igiene urbana, dalla raccolta rifiuti alla pulizia delle strade.

L'uomo è imputato al tribunale di Ancona ma può ancora evitare il processo perché ieri mattina, tramite il suo difensore, l'avvocato Mirco Piersanti, ha fatto richiesta di messa alla prova alla giudice Antonella Passalacqua dove si era aperto il procedimento. La map sospenderebbe il procedimento penale. Il fatto di cui è accusato risale ad ottobre del 2018. Il dipendente, 33 anni, si era licenziato, perché non era d'accordo su come veniva fatto il lavoro, in condizioni a suo dire non sicure per la propria salute. Su Facebook si era sfogato così: «Da domani il mio posto, legalmente guadagnato con concorso pubblico, sarà libero per chi vorrà, io non intendo lavorare per criminali corrotti che hanno complottato contro di me, parlo del mio datore di lavoro Valeria Mancinelli e il presidente dell'azienda Antonio Gitto, Anconambiente di Ancona». Sindaca e presidente avevano letto la frase e avevano fatto denuncia. L'udienza è stata rinviata al 7 marzo per decidere sulla ammissione o meno della map. Gitto è parte civile con gli avvocati Susanna Baiocca e Michele Casali.

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