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Cronaca Osimo

Condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza non rispettate, la denuncia di Anaao Assomed

I responsabili dell’associazione medici dirigenti hanno presentato un dossier molto dettagliato di denuncia riguardante le condizioni dell’ospedale “SS Benvenuto e Rocco” di Osimo

Condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza non rispettate nell’ospedale “SS Benvenuto e Rocco” di Osimo. Le voci delle scorse settimane sono divenute una denuncia vera e propria da parte dell’associazione medici e dirigenti Anaao Assomed che, questa mattina ad Ancona, ha presentato attraverso i suoi vertici un dossier molto dettagliato in cui vengono posti sotto la lente d’ingrandimento tutti i requisiti tecnici che una struttura ospedaliera dovrebbe avere e che invece, nel caso osimano, non risultano idonei.

«La questione nasce da una richiesta di chiarimenti avanzata da un dipendente Inrca nel maggio 2021 in cui si chiedeva di essere rassicurati sulle normative di sicurezza – ha spiegato il segretario di Anaao Assomed Marche Oriano Mercante – A questa richiesta non ci risultano risposte ufficiali ed è per questo che ci siamo attivati in prima persona riunendo la segretaria non appena abbiamo recepito la segnalazione. La direzione generale dell’Inrca, oltre a chiedere con insistenza quali fossero le nostre fonti, ha sempre rifiutato un riscontro tecnico e così abbiamo deciso di render noto quello che è stato il frutto dei nostri approfondimenti. Questo dossier non è stato inviato alla Procura della Repubblica, se poi dovessero emergere delle ipotesi di reato sarà la stessa Procura ad attivarsi».

Diciassette i punti messi in risalto all’interno del documento redatto (con tanto di foto) dai responsabili del sindacato e dai loro tecnici: La presenza di serbatoio di ossigeno liquido privo di adeguate protezioni; l’inadeguatezza dell’impianto di gas medicinali; la presenza di vie di esodo all’interno di aree a particolare rischio in caso di incendio; l’assenza di uscite di emergenza dal complesso edilizio ospedaliero alternative a quella principale; la cabina elettrica non a norma; i percorsi di esodo interno e scale non protetti dall’incendio e carenza di idonea compartimentazione per i depositi presenti; la mancanza di idonee condizioni igienico-sanitarie; la presenza di attività estranee a quella sanitaria non idoneamente compartimentate; la presenza di auto in sosta lungo le uscite esterne di emergenza; la presenza di ostacoli davanti ai presidi antincendio; la presenza di apertura in corrispondenza delle zone filtro; la presenza di uscite esterne particolarmente pericolose per il rischio di caduta; la centrale termica non a norma; la presenza di contenitori di rifiuti ospedalieri non correttamente stoccati; l’assenza di uscite d’emergenza idonee e di accesso dei vigili del fuoco a un padiglione dell’ospedale; la presenza di prese d’aria in prossimità delle finestre esterne; le condizioni generali di particolare degrado.

Alla conferenza stampa che si è tenuta all’Hotel Palace del Conero, nei pressi dell’ingresso autostradale sud del capoluogo, era presente anche Osvaldo Scarpino del direttivo nazionale della confederazione sindacale Cosmed: «La mia partecipazione è legata al ruolo che rivesto e sono contento di essere presente. Il nostro interesse è legato alla tutela di tutti i dipendenti, tutti gli operatori e tutti quelli che producono immani sacrifici soprattutto alla luce della pandemia che abbiamo vissuto. La prima cosa, la priorità assoluta, è la sicurezza del posto di lavoro. Ci batteremo affinché vengano ristabilite le condizioni ottimali». La consulenza legale è stata fornita, invece, dall’avvocato di Anaao Assomed Giuliano Natalucci: «La mia è una consulenza di tipo tecnico, l’esposto è stato inviato a tutte le parti in causa compresi, per conoscenza il Prefetto di Ancona e l’Assessore alla salute regionale Saltamartini».

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