Nel cantiere dell'ex Nautico manca la sicurezza, la segnalazione di un ingegnere
Mauro Federici, professionista anconetano ha scritto una pec al comando della Polizia Municipale per segnalare varie pericolosità del cantiere attivo dai giorni scorsi al porto
Tubi innocenti senza protezione ad altezza uomo, blocchi di cemento in strada dove passano i tir. Sono solo alcune delle segnalazioni arrivate al comando della Polizia Municipale via posta elettronica certificata da Mauro Federici, ingegnere anconetano che punta il dito sulla sicurezza nel cantiere che, dai giorni scorsi, si sta occupando dell'abbatimento delle ex officine del Nautico. Segnalazione «per il bene di questa città» precisa Federici. L'ingegnere segnala tutta una serie di violazioni rispetto sia alle autorizzazioni che alla sicurezza.
«La cinta di blocchi in cemento armato vibrato – scrive - ai fini del codice della strada, dovrebbero essere evidenziati con strisce oblique bianche e rosse pitturate sui blocchi, essendo il tratto di strada attraversato anche da tir non avvezzi alla loro presenza. Nella parte soprastante della passerella sull’area archeologica è in installazione un ponteggio di protezione che però è incompleto e allo stato è pregiudizievole per il passaggio di cittadini in quanto i tubi innocenti arrivano all’altezza della testa dei passanti, ma non vi sono le dovute protezioni. Speriamo che tra sabato e domenica alcuno si faccia male. Ci si domanda dove siano gli adempimenti sulla sicurezza del cantiere per la tutela della pubblica incolumità dei passanti».