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Cronaca Chiaravalle

Delitto di Chiaravalle: i carabinieri cercano il cellulare della vittima

Sarebbe stato uno "sbandato" ad uccidere Sartini. E' l'ipotesi più accreditata dagli inquirenti, che escludono sia la strada del regolamento di conti, sia quella del furto di una banda professionista

Chiunque sia stato ad uccidere Giancarlo Sartini, il 53enne di Chiaravalle massacrato a colpi di spranga nella notte tra lo scorso 26 e 27 dicembre, ha portato via con sé il cellulare della vittima. Ed è caccia al telefonino. Gli investigatori stanno lavorando per rintracciarlo, nell’ipotesi che l’assassino lo abbia tenuto acceso o lo abbia rivenduto a un ricettatore. Un elemento fondamentale che potrebbe dare la svolta alle indagini.

Nel frattempo gli investigatori si stanno convincendo che ad uccidere Sartini sarebbe stato uno “sbandato”. E’ l’ipotesi più accreditata dai carabinieri del nucleo operativo che, guidati dal comandante Americo Di Pirro e coordinati dal pm Paolo Gubinelli, escludono sia la strada del regolamento di conti, sia quella del furto di una banda professionista. Dunque ad uccidere il pensionato potrebbe essere stato un uomo (o forse più di uno) che ha agito in uno stato confusionale, forse alterato, perché no, dall’uso di sostanze stupefacenti. Ma é ancora solo un’ipotesi. Una possibilità che, seppur accreditata, ad oggi resta tale. Certo che se fosse stato davvero uno sbandato, non sarebbe poi così sprovveduto dato che non ha lasciato impronte digitali. E allora diventa verosimile l’idea che, prima di entrare nella casa di via Circonvallazione, l’aggressore si sia munito di guanti.

DINAMICA. Intanto alcuni punti fermi ci sono. In primis la dinamica dei fatti. L’aggressore ha prima forzato la finestra di Sartini, poi si è subito diretto nella camera da letto della vittima. Ha puntato dritto, come se avesse già in mente di eliminare la presenza scomoda e poi, con freddezza, lo ha colpito a morte cinque volte sul cranio con un oggetto a forma cubica, forse un martello, senza lasciare alcuna possibilità ad un uomo incapace di muoversi facilmente. Ma possibile che Sartini non si sia accorto di nulla? L’idea degli investigatori è proprio questa: il chiaravallese non ha avuto neppure il tempo per rendersi conto di quello che stava succedendo. Lo confermerebbero anche i vicini di casa che non hanno sentito trambusto quella notte. Niente, né grida, né un rumore fuori posto. Forse ww la vittima è stata colta nel sonno. Di certo Sartini non si è mai mosso dal letto in cui stava dormendo. La prova? Il modo in cui si è sparso il sangue subito dopo i colpi inferti. Una volta ucciso un Sartini inerme e indifeso, il bandito si è diretto nelle altre stanze. Ha preso l’oro, il portafoglio e il cellulare, che adesso potrebbe essere anche la chiave di volta per arrivare al responsabile del delitto di Chiaravalle.

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