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Cronaca Stazione / Via Berti Rodolfo

DAI LETTORI: via Rodolfo Berti fa ancora parte di Ancona?

Un lettore segnala il degrado e l'abbandono da parte delle istituzioni di via Rodolfo Berti, una strada storica purtroppo ancora lasciata ai margini della città

Ci eravamo occupati in passato del degrado di via Berti, un lettore ci ha inviato questo dettagliato resoconto, con tanto di foto, che pubblichiamo di seguito:

"1. IL DEGRADO

In via Berti c'è la redazione del Corriere Adriatico, e fino a qualche mese fa vi erano ubicate anche le rotative per la stampa e la conseguente consegna dei giornali.
Per lunghi anni, nonostante i problemi di circolazione, hanno regolarmente transitato autotreni per la consegna della carta, che hanno deteriorato fortemente il manto stradale, mai sistemato tranne qualche toppa una tantum nelle buche più profonde.
Ora l'asfalto di tutta la via è letteralmente a pezzi e pieno di buche, ovvia conseguenza in quanto non viene più rifatto da quasi 40 anni (vedi foto).
Sovente vengono lasciati vicino ai cassonetti per la raccolta differenziata letti, mobili, materassi, televisori ed altri oggetti dismessi di arredo lasciati da residenti di altre zone come se fosse una discarica e debbono sovente occuparsi i residenti della via della loro rimozione (Ancona Ambiente vuota solo i cassonetti).
Le fognature non sono state più pulite da anni e si sono verificati "casi limite" nei quali topi di fogna hanno risalito le tubature e sono "emersi" dai water degli appartamenti siti al pian terreno. Questo la dice lunga sul loro stato.

2. PARCHEGGI

Per i residenti, che pagano regolarmente il permesso di sosta, parcheggiare è un inferno.
Il Corriere Adriatico ha messo barriere mobili per parcheggio davanti a tutto lo stabile, consentendo il parcheggio ai soli automezzi dei dipendenti del giornale, scelta legittima ma che costringe visitatori fornitori o clienti della redazione a parcheggiare nelle zone riservate ai residenti.
Non da meno Via Berti è il parcheggio gratuito preferito di quanti partono in treno, in quanto dista poche decine di metri dalla Stazione Ferroviaria, per cui sovente ci sono auto di viaggiatori parcheggiate anche per alcuni giorni.
Certo, il parcheggio è riservato ai residenti ma in realtà è zona quasi franca (e tutti purtroppo lo sanno) per i seguenti motivi:
a) Sporadici Controlli della Polizia Municipale (a meno non venga chiamata dai residenti) la quale, dopo una certa ora non interviene più per cui c'è l'exploit del parcheggio selvaggio fino al mattino. Inoltre (a loro dire) per la mancanza di idonea segnaletica alcuni Vigili non possono elevare contravvenzioni ad auto che sostano irregolarmente anche per 15-20 giorni. Inutili i reclami fatti al Comando che si palleggia la responsabilità con gli uffici competenti per la segnaletica stradale inidonea.
b) Mancanza di qualsiasi tipo di delimitazione tracciata a terra. Sarebbero, visti i problemi di cui sopra, necessarie le "Righe Blu" onde ridurre la sosta occasionale di non residenti e consentire il controllo e le eventuali sanzioni anche da parte degli Ausiliari del Traffico (richiesta fatta più volte all'ufficio traffico al comune ed alla circoscrizione e mai evasa).

3. LOGISTICA

E' incomprensibile la dislocazione dei cassonetti lungo la discesa che tolgono spazio prezioso alla sosta, quando c'è una zona, antistante il muro esterno del capannone di Duca Gomme, in fondo alla discesa stessa ove la collocazione sarebbe stata sicuramente più consone.
I garage situati nella piazzetta sono spesso bloccati da autoveicoli che sostano in tutto il perimetro antistante rendendone spesso impossibile la loro fruizione in quanto non c'è ne una segnaletica che vieti la sosta ne' una via di accesso delimitata.

4. SICUREZZA

La notte in particolar modo (ma anche durante il giorno) la via è meta di personaggi equivoci che la scelgono per i loro "traffici" in quanto la zona oltre che dai Vigili Urbani è scarsamente presidiata anche dalle forze dell'ordine, difatti si sono verificati furti e atti vandalici alle autovetture in sosta in misura crescente.
Il muro di cinta della ditta di autotrasporti veicoli che circoscrive la via è pericolante in quanto da anni subisce infiltrazioni dovute all'asfalto sconnesso ai suoi bordi ed è spaccato in più punti (come da foto) il rischio che si sfaldi definitivamente o inizi a crollare è assai probabile.
Di tutto ciò sono stati ripetutamente resi edotti e sollecitati in modo verbale e scritto sia il presidente di circoscrizione Foresi Stefano, sia gli assessori Pasquini e Borgognoni e sia il Sindaco Gramillano.

MAI NULLA E' STATO FATTO SOLO VUOTE PROMESSE SENZA ALCUN SEGUITO. VIA BERTI E' UNA DELLE ZONE DI ANCONA DIMENTICATA DA DECENNI."

 

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