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Lunedì, 2 Ottobre 2023
Cronaca Piano

Degrado al Piano: i 5 punti per riqualificare il quartiere

Dal rifacimento dei marciapiedi, alla pulizia della zona passando per la realizzazione di eventi: i commercianti del Piano propongono di dare un nuovo volto al quartiere con qualche cambiamento

ANCONA – Un quartiere, quello del Piano, dove non manca nulla: un grande mercato rionale, negozi storici, vie accessibili e un corso che potrebbe accogliere lo struscio tanto quanto quello del centro. Inoltre, essendo il rione multietnico per eccellenza, potrebbe davvero trasformarsi nel fulcro vitale della città più contemporanea. Purtroppo però i recenti fatti di cronaca raccontano un’altra storia. In pochi giorni si sono verificate tre aggressioni, la prima in corso Carlo Alberto, poi ai giardinetti di piazza Ugo Bassi e l’ultima ieri in piazza D’Armi ai danni di liberiano preso a bottigliate in faccia. Commercianti e residenti si trovano a dover affrontare loro malgrado situazioni del genere e, intanto, il Comune ha stabilito (da oggi) con un’ordinanza che non si potrà bere per le strade del Piano per tutto il giorno.

Dai marciapiedi, all'illuminazione passando per l'installazione di cestini per mantenere la pulizia della zona, fino all'allontamento di alcolizzati, tossici e sbandati e alla realizzazione di eventi che possano attirare le persone: ecco che gli operatori propongono idee e soluzioni per cambiare il volto del quartiere. «Ho letto che il Comune si staIMG-4216-2 attrezzando per rifarli in corso Amendola – dice Eleana Mazzi, titolare del negozio Piccole Impronte in via Cristoforo Colombo - è giusto che anche qui al Piano ci sia più decoro sotto questo punto di vista. Ci sono dei crateri a terra. Poi servirebbe un’illuminazione più efficace per la sera e, perché no, un calendario di eventi ed iniziative che attirino le persone. Infine mettendo qualche cestino in più si eliminerebbe molto degrado». Massimo Angelini, storico tabaccaio in corso Carlo Alberto ha le idee molto chiare in proposito: «Anni fa c'erano i mercatini e altre iniziative attrattive ma oggi siamo trascurati. Questo perché quando succede qualcosa al Piano si dà un incredibile risalto anche dal punto di vista mediatico. Le liti e le risse accadono ovunque, anche per il Viale. In realtà qui ci abitano persone oneste e lavoratori. Solamente che, essendoci un alto tasso di stranieri e non capendo la lingua, si creano delle barriere soprattutto da parte di noi italiani. Dico sempre che qui si trova il mondo, inteso come nazionalità. C’è gente che proviene da ogni angolo della terra. E allora se uno non vuole girare il mondo che stia a casa».

IMG-4214-2Gianluca Turchi di Ankon Garage gestisce l’officina con suo figlio, il titolare Riccardo, in via Fiorini. «Abbiamo comprato questo locale e siamo qui da gennaio – spiega - ma per due anni abbiamo avuto l'attività poco distante da qui. Siamo residenti all’inizio di Corso Carlo Alberto e posso dire che in 35 anni non ci sono mai stati grossi problemi di sicurezza. Dipende sempre dove hai l’attività o la casa, certo, perché ci sono zone più confusionarie, altre meno. Ad ogni modo secondo me per prima cosa bisognerebbe allontanare quei personaggi che girano intorno alla Coop». Il meccanico spiega come i gruppetti siano soliti «campeggiare lì davanti. Inoltre sporcano e, com’è successo pochi giorni fa, arrivano a picchiarsi perché sono ubriachi. Io vado a fare la spessa, passo e torno a casa. Bisogna fare qualcosa, è una questione di decoro e non va bene». 

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