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Cronaca

Terremoto, approvato il decreto legge: 2 miliardi alle Marche

Garanzie da parte del Premier Matteo Renzi che, proprio nel giorno del via libera al decreto legge per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto, ha assicurato che saranno ricostruite anche le seconde case

Sono in totale circa 4,5 miliardi, di cui circa 2 alla Regione Marche. Sono i numeri dei finanziamenti destinati alle zone del centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto e contenute nel decreto legge per la ricostruzione presentato oggi dallo stesso Premier Matteo Renzi che, in visita nelle Marche, seppur senza parlare espressamente di ripartizione, ha detto che le risorse saranno distribuite in base ai danni. E siccome le Marche sono la regione più colpita, vien da sé come la maggior parte dei fondi da sbloccare siano destinati all’ascolano. Lo ha confermato lo stesso Presidente della Regione Luca Ceriscioli: «Non c’è una divisione a monte, ma un risarcimento del danno che vede 33mila richieste di intervento totali. Ad oggi il 50% circa dei danni é nelle Marche dove ci aspettiamo 17mila situazioni di danno certificate, pari al totale delle domande fatte nelle altre regioni. Quindi almeno il 50% di quelle risorse arriveranno da noi. Almeno 2 miliardi». Calcoli effettuati oggi, in occasione della visita del Presidente del Consiglio nelle Marche. Il Premier Renzi prima é arrivato alla fabbrica Tod’s di Casette D’Ete, dove Diego Della Valle ha annunciato l’apertura di un calzaturificio ad Arquata del Tronto entro un anno (GUARDA IL VIDEO).

Renzi nelle Marche

Poi il Capo del Governo è arrivato al centro Coordinamento Regionale della Protezione Civile di Arquata, dove ha detto: «Arquata del Tronto é una delle zone più colpite. La situazione é drammatica, La partita sarà difficilissima e lunga però c’è una dimensione di grande umanità in cui tutti stiamo lavorando per dar risposte concrete. Con il decreto legge approvato questa mattina abbiamo accolto il principio che vuole ricostruite anche le seconde case perché qua, essendo quasi tutte seconde case, se non consentiamo strumenti finanziari anche per quelle, le comunità muoiono. Oggi il nostro compito è ricostruire con il massimo coinvolgimento e noi non lasceremo sole queste comunità». Dunque da ricostruire anche le seconde case direttamente colpite dal sisma, insieme al 100% delle prime case, al 100% delle attività produttive danneggiate direttamente, al 100% delle seconde case connesse ad una prima e il 50% sul resto. Entusiasta il sindaco di Arquata Aleandro Petrucci: «Sono pienamente soddisfatto di questo incontro in cui Renzi ci ha promesso la ricostruzione delle seconde case, cosa per noi importantissima perché qui si vive di turismo. Pescara?  Non ne abbiamo parlato perché siamo ancora in mano ai tecnici e la popolazione lo sa».

Poi Renzi ha incontrato anche una delegazione di vittime del sisma provenienti da Pescara del Tronto, Amatrice, Accumuli e Capodacqua che gli ha consegnato una t-shirt di Pescara del Tronto con su scritto che “Il coraggio non trema” e una felpa di Capodacqua (frazione di Arquata del Tronto). «Ma soprattutto gli abbiamo consegnato la speranza e il nostro cuore - ha detto Berardina Di Cesare di Capodacqua - Noi stiamo facendo i salti mortali e vogliamo ricostruire con collaborazione, pensando ai nostri cari che non ci sono più. Abbiamo paura che la rinascita sia un aborto per colpa delle lungaggini burocratiche e siccome Renzi ci ha rassicurati speriamo che le nostre aspettative non vengano disattese». La visita è finita intorno alle 14, ma prima che il Premier Renzi se ne andasse, è stato fermato da una delle tante vittime di quella notte, Giuseppe Corradetti, che ha pregato il Premier perché ridesse dignità a lui e al territorio con un lavoro perché «se non ci ha ammazzato il terremoto, non voglio morire dentro adesso» (GUARDA IL VIDEO).

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