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Cronaca Quartiere Adriatico / Piazza Camillo Benso di Cavour

«L’odio non è opinione», Trecento in piazza per chiedere l’ok al Ddl Zan

La manifestazione di oggi a piazza Cavour per chiedere la trasformazione in legge del DDL Zan. Circa 300 persone riunite. Arcigay denuncia: «La ragazza toscana cacciata di casa perché gay? Abbiamo un caso anche nel nostro territorio»

Trecento persone con un messaggio in particolare che campeggiava su diversi cartelli: «L’odio non è un opinione». Ed è quello che meglio sintetizza il grido che si è levato oggi pomeriggio da piazza Cavour per chiedere l’approvazione e l’applicazione del DDL Zan (GUARDA IL VIDEO). Dito puntato contro l’omotransfobia e contro la discriminazione in generale. «Non possiamo più aspettare- ha detto Matteo Marchegiani, segretario Arcigay Ancona  -l’introduzione di questo DDL è il primo passo verso l’accettazione e l’inclusione». Tra le critiche che vengono mosse al testo di Alessandro Zan c’è quella, secondo il fronte del "no", di voler appesantire la normativa italiana che già prevede sanzioni per le violenze fisiche o verbali: «Determinati fenomeni, ad esempio la violenza sulle donne, hanno bisogno di strumenti dettagliati per essere contrastati e le leggi attuali non bastano- spiegaMarchegiani- noi stiamo chiedendo appunto l’inserimento di aggravanti che in altri Paesi sono già presenti, il che permetterebbe anche di quantificare i fenomeni». Arcigay Ancona ha annunciato di aver preso parte al bando Unar per finanziare il primo centro antiviolenza per persone LGBT nelle Marche. Marchegiani ha poi portato all’attenzionea casi marchigiani come quello di Malika, la ragazza toscana cacciata di casa perché omosessuale: «Come Arcigay Ancona abbiamo seguito il caso di un ragazzo messo alla porta dalla propria famiglia, che ci ha contattato perché di fatto era per strada. Sì, succede anche qui da noi».

«Casi “Malika”? anche qui da noi»

Tra le storie emerse in piazza c’è anche quella di Samuele, transgender che ha deciso di lasciare le Marche per trasferirsi a Milano (GUARDA IL VIDEO). «Il DDL deve essre approvato senza emendamenti al Senato, per dire basta a ogni forma di discriminazione di violenza- ha detto la consigliera regionale Pd Manuela Bora- la proposta è un ampliamento del campo di azione della legge Mancino- ha spiegato- senza limitare la libertà di espressione garantita costituzionalmente. Già oggi nessuno può negare l’olocausto degli ebrei senza incorrere in sanzioni, mi chedo perché non debba essere sanzionato anche chi dice che i gay dovrebbero essere bruciati nei forni». La consigliere Simona Lupini, consigliere M5S Marche, ha inviato un messaggio : «Il principio di questa legge è semplice, se commetti violenza o la inciti in base al fatto che sia una donna, disabile o lgbt devi essere sanzionato con aggravante specifica». 

Le associazioni in piazza

In piazza numerose associazioni: Anpi Ancona, Amnesty Marche, Comitato DDL Zan subito, Cgil Marche, Dipende da Noi, Famiglie Arcobaleno, Giovani Democratici, Gulliver, Pd Marche, Non una di meno, Officina Universitaria, Rete degli Studenti, Sardine Marche, Uspi Marche, Uaar Ancona e Marche Pride. Presente in piazza anche il capogruppo Altra Idea di Città Ancona, Francesco Rubini. 
 

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