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Cronaca

Maltempo, i danni alle campagne: “Animali affogati e raccolti a rischio”

Tra le varie segnalazioni giunte dalle aziende agricole si registrano anche una trentina di agnelli affogati in un capannone allagato, vivai travolti dalle piene dei fiumi, vigneti distrutti

Sono già oltre duecento le segnalazioni di danni e di altri problemi giunte negli uffici della Coldiretti dalle aziende agricole colpite dall’alluvione. I problemi maggiori si registrano in pianura, dove l’acqua e la melma che hanno invaso i campi hanno compromesso irrimediabilmente i raccolti di ortaggi, dall’insalata ai radicchi. Ma l’impossibilità ad accedere ai terreni rischia anche di ritardare la raccolta dei piselli, appena iniziata. I danni sono potenzialmente gravissimi, considerato che le Marche sono il secondo produttore italiano di questo tipo di coltura, soprattutto con le province di Ancona e Macerata.

Tra le varie segnalazioni giunte dalle aziende agricole si registrano anche una trentina di agnelli affogati in un capannone allagato, vivai travolti dalle piene dei fiumi, vigneti distrutti. L’acqua ha spazzato via anche le semine di girasole, mentre si attende di conoscere la sorte del grano, per il quale resta il rischio asfissia. Innumerevoli, poi, le frane che interessano i terreni agricoli e le strade interpoderali, aggravando una situazione che vede già le Marche come la regione con il più alto indice di franosità, quasi il 20 per cento del totale della superficie.

Ma l’alluvione potrebbe creare problemi anche alle domande per accedere ai finanziamenti comunitari, in scadenza il prossimo 15 maggio. Le richieste vanno corredate dalla “fotografia” delle coltivazioni aziendali e chi ha già inoltrato la documentazione e ha poi avuto i campi danneggiati potrebbe trovarsi ad affrontare intoppi burocratici, con ritardi nell’erogazione dei fondi.  

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