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Cronaca Fabriano

Fabriano: cucina “wellness” anche nelle mense? Il sindaco ci pensa

Questa filosofia è sbarcata nelle Marche grazie al Relais Marchese del Grillo, e il sindaco Sorci ha dichiarato di voler "favorire l'introduzione di questo criterio nel settore pubblico, in primis nelle mense scolastiche"

Il metodo di cucina “wellness” è specializzato nel produrre piatti classici ma realizzati secondo criteri scientifici che prevedono l’utilizzo dei vari ingredienti secondo criteri di salubrità: Il piatto, in sostanza, rimane saporito e gradevole, ma è studiato dall’inizio alla fine per far bene al fisico. Si può – e si deve – mangiare tutto insomma, purché sia preparato in un certo modo.
Questa filosofia è sbarcata a Fabriano grazie al Relais Marchese del Grillo della famiglia D’Alessio, e proprio ieri il sindaco Roberto Sorci ha officiato la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai cuochi che per cinque giorni si sono immersi nei criteri della “cucina wellness”.

“Sto pensando a come favorire l’introduzione di questo criterio di cucinare anche nel settore pubblico - ha dichiarato il primo cittadino - in primis nelle mense scolastiche. Certo, se si riesce a proporre piatti che abbiano un loro appeal nonché una gradevolezza ed una qualità capaci di soddisfare maggiormente il bambino, otteniamo migliori risultati. Spesso, infatti, la dieta suggerita dai dietisti non è molto gradita ai più piccoli che, a casa, sono abituati a mangiare in modo diverso, di certo meno salutare”

“Ottimi risultati – ha spiegato Chiara Manzi, dietista, coordinatrice della cinque giorni fabrianese, presidente dell’Associazione per la sicurezza nutrizionale in cucina (ASSIC) – sono già stati ottenuti non solo in piccole strutture come dei ristoranti ma in mense aziendali di importanti aziende italiane che hanno sposato il criterio wellness e, quindi, riavvicinato alla mensa molti che se ne erano allontanati o non vi entravano proprio perché ritenevano poco salutare mangiare in queste strutture.”       

Ora il Relais Marchese del Grillo diventerà anche un punto di riferimento per ricorrenti corsi specifici rivolti non solo a chi cucina ma anche a chi porta a tavola, il cameriere, perché i cultori di questo nuovo modo di cucinare chiedono che quanto viene portato al cliente abbia anche delucidazioni e spiegazioni oltre a creare un feeling maggiore di reciproca fiducia tra chi il piatto lo ha realizzato e chi lo mangerà.
 

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