Test rapidi Covid-19, ecco le regole per farli da medico di base e pediatra
Ecco alcune 'istruzioni per l'uso' per l'esecuzione dei test antigenici rapidi dal medico di famiglia o dal pediatra
Dai locali 'dedicati' al ricambio di aria nelle stanze, alle regole per l'accesso negli ambulatori fino alle precauzioni anti-contagio e alla sanificazione. Ecco alcune 'istruzioni per l'uso' per l'esecuzione dei test antigenici rapidi dal medico di famiglia o dal pediatra. A dettare alcune importanti raccomandazioni è una nota tecnica realizzata dall'Istituto superiore di Sanità, in collaborazione con il ministero della salute, la Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici) e l'Inail, e online da oggi sul sito dell'Iss.
Tra le principali raccomandazioni, si chiede di: esporre un avviso all'ingresso dello studio con chiare istruzioni sulle modalità di accesso, stabilendo rigorosi percorsi di entrata, di attesa e di uscita e specificando giorni e orari in cui si prevede l'esecuzione del test antigenico rapido, e solo su appuntamento. Utilizzare un locale dedicato, con una buona aerazione e che non sia di passaggio. Eseguire i tamponi preferibilmente al termine dell'attività ordinaria per evitare il contatto tra soggetti con possibile infezione da Sars-CoV-2 e chi accede allo studio per altri motivi; sanificare le superfici tra un prelievo e l'altro ed evitare ogni forma di assembramento dei pazienti. «Abbiamo voluto contribuire fattivamente alla sicurezza degli operatori sanitari e dei cittadini con un documento agile e operativo che possa rispondere ai dubbi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta chiamati a contribuire fattivamente in questo momento di grande richiesta di test diagnostici», dichiara Paolo D'Ancona, ricercatore del Dipartimento di Malattie infettive dell'Iss.