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Cronaca Osimo

«Attività ferma per pandemia», invece si lavora: l'azienda prende 50mila euro dallo Stato

Denunciati i coniugi titolari della ditta, il giudice ha disposto anche il sequestro su conti correnti e immobili

La Tenenza della Guardia di Finanza di Osimo ha denunciato i responsabili di una società osimana di manutenzione impianti, che secondo le accuse ha usufruito indebitamente della cassa integrazione guadagni, prevista nell’ambito delle misure a sostegno delle imprese colpite dalla crisi economica determinata dal Covid-19. Valore stimato del danno allo Stato, circa 50mila euro. Denunciati i titolari (GUARDA IL VIDEO). 

La ricostruzione 

L ’azienda aveva richiesto l’accesso all’ammortizzatore sociale dell’integrazione salariale per tutti i suoi 15 dipendenti, che erano stati indicati come sospesi dal lavoro a causa della pandemia proprio nei mesi di marzo, aprile e maggio del 2020, periodo di piena emergenza sanitaria. Dalle indagini, i finanzieri osimani hanno invece ricostruito che la ditta aveva emesso diverse fatture relative ad interventi eseguiti proprio dagli operai. Quegli stessi che, formalmente, risultavano in Cassa integrazione proprio in quei giorni. Secondo i finanzieri, in pratica, l’impresa non aveva affatto interrotto l’attività né avuto un calo di lavoro, continuando a fatturare anche nel periodo del lockdown dello scorso anno, trovando il sistema per non sostenere il costo del personale, riversandolo sulle casse dell’Inps, con un danno per le casse dell’Ente stimato in cinquantaduemila euro. I responsabiil, due coniugi osimani, sono stati denunciati per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Ancona ha disposto il sequestro preventivo per l’intero valore indebitamente percepito che è stato già  eseguito sulle disponibilità finanziarie e su un immobile riconducibile agli indagati.

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