Rifkin ad Ancona: per superare la crisi serve lo sviluppo
L'economista e scrittore americano è stato ospite al convegno "Energia e agricoltura nella terza rivoluzione industriale", organizzato dall'Assam alla facoltà di Ingegneria
Si è svolto questo pomeriggio all’aula magna della Facoltà di Ingegneria di Ancona il convegno “Energia e agricoltura nella terza rivoluzione industriale”. L’ospite d’onore era l’economista e scrittore americano Jeremy Rifkin, definito dal New York Times come un “profeta etico-sociale”.
“La terza rivoluzione industriale richiede uno sviluppo rispettoso dei territori, che non snaturi le loro specificità. La crisi internazionale non è congiunturale, ma di sistema. Anche qui in Italia, la crisi non si supera con la sola austerity. Il rigore da solo non basterà se non sarà accompagnato da uno sviluppo che percorra vie più audaci. Occorre un nuovo modello, dopo le rivoluzioni industriali basate su carbone e vapore prima e le tecnologie dell’informazione e comunicazione poi, la terza rivoluzione industriale poggia sulle nuove forme di energia rinnovabile”. Ha detto Rifkin durante il suo intervento.
All’evento hanno preso parte oltre al professor Rifkin l’amministratore unico dell’Assam - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche (ente organizzatore) Gianluca Carrabs, il presidente della Fondazione Univerde Alfonso Pecorario Scanio, il sindaco di Ancona Fiorello Gramillano, il preside della Facoltà di Ingegneria, Giovanni Latini, il direttore del quotidiano “Terra”, Luca Bonaccorsi, la presidente della Rees Marche, Katya Mastantuono, il vicepresidente dell’Aniem Marche, Francesco Caprioli.
Ha preso parte all’evento anche Roberto Oreficini, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione ambientale delle Marche, che ha portato i saluti del presidente Gian Mario Spacca.