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Cronaca

Comune: dov’è il Gruppo Volontario di Protezione Civile di Ancona?

Il piano antisisma del Comune di Ancona c'è, il gruppo volontario di Protezione Civile ancora no. Il "buco" esiste da tempo, e la vicenda è uscita più volte nel corso dei mesi in tutti i principali quotidiani locali

Il piano antisisma del Comune di Ancona c’è, il gruppo volontario di Protezione Civile ancora no. Il “buco” esiste da tempo, e la vicenda è uscita nel corso dei mesi in tutti i principali quotidiani locali. La questione assume oggi una nuova rilevanza, data dagli eventi sismici che si stanno purtroppo susseguendo e la conseguente volontà, da parte dell’amministrazione, di farsi trovare pronta. Ripercorriamo in breve le tappe principali di questa vicenda:

Il 3 marzo 2011 la Giunta delibera la costituzione del gruppo volontario di protezione civile di Ancona. Contestualmente viene anche stilato un esaustivo regolamento per i futuri volontari, che a questo punto vanno selezionati.  I tempi della burocrazia sono sempre piuttosto lunghi, ed il bando per la selezione viene emanato a gennaio del 2012: il bando si apre, vengono ricevute le candidature, il bando si chiude. Poi più nulla. Nel frattempo il comune attraversa l’emergenza neve più importante degli ultimi 20 anni, e alcune braccia in più avrebbero certamente fatto comodo – al di là del reclutamento degli spalatori a pagamento – tanto più che sarebbe stato aiuto in più del tutto gratuito.
Poi c’è il tremendo sisma che scuote l’Emilia, e malgrado la rappresentanza dorica sia tenuta orgogliosamente alta dai Vigili del Fuoco, le “giacche gialle” con la scritta “Protezione Civile Ancona” non ci sono, mentre invece esistono persone che hanno offerto il loro aiuto e aspettano solo di potersi rendere utili.

L’esigenza d’altronde è reale: fino ad ora, per le situazioni di emergenza, il Comune capoluogo ha dovuto appoggiarsi agli altri gruppi volontari dei Comuni vicini, a partire da quello Loreto - noto per la sua preparazione ed efficienza - ma anche Camerano, Offagna, Castelfidardo. Oltre, naturalmente, a fare ricorso a Onlus quali i vigili del fuoco volontari, che hanno convenzioni con il Comune.
L’estate ormai ha fatto il suo ingresso e il Conero va monitorato per il servizio di Antincendio Boschivo, poi – Dio non voglia – con l’arrivo dell’autunno bisogna sempre essere pronti ad eventuali alluvioni (che il nostro territorio purtroppo ben conosce), l’inverno potrebbe portare altra neve (anche se speriamo di essere a posto per altri 20 anni) ed infine, appunto, c’è la gestione di un’eventuale emergenza sismica.

Nessuno vuole puntare il dito: l’amministrazione dorica ha attraversato una lunghissima paralisi politica, l’assessore alla Protezione Civile nel frattempo è cambiato – con tutte le difficoltà per il nuovo arrivato che ha dovuto ripartire da zero – ma se il “nuovo corso” del governo della città vuole dimostrare efficienza, ecco un punto che non dovrebbe essere trascurato.
 

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