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Cronaca

Scuola: la Rete Studenti Medi nelle piazze marchigiane con assemblee e cortei

Concas: "Abbiamo mostrato a questa regione che gli studenti sono la grande bellezza del Paese, e che è da noi che bisogna ripartire per uscire velocemente e in maniera definitiva da una crisi non solo economica ma anche culturale"

Oggi in tutte le Marche gli studenti della Rete Studenti Medi sono scesi in piazza “per dire no al "patto scuola" del governo Renzi e per rivendicare il nostro diritto ad essere messi al centro della discussione su scuola, lavoro, cultura”.

Ad Ascoli Piceno, circa 300 studenti si sono ritrovati per un corteo terminato in Piazza del Popolo, dove si sono formati gruppi tematici che hanno discusso della riforma e della rivalutazione degli spazi comuni. A San Benedetto del Tronto il corteo è iniziato dal liceo scientifico Rosetti. Successivamente, i ragazzi, con pennelli e vernice, hanno dipinto il pontino del corso, volendo così prendere l’iniziativa su una situazione di degrado cittadino. A Fermo un'assemblea aperta ha visto la partecipazione di un centinaio di studenti, mentre a Macerata più di 500 ragazzi hanno sfilato in corteo dal Monumento ai Caduti fino ai giardini Diaz, dove si è tenuta un'assemblea a cui hanno partecipato anche alcuni professori.

Inoltre, alle 18, presso la Casa delle Culture di Ancona, gli studenti si ritroveranno per un pomeriggio di dibattiti su diritto allo studio, welfare, patto scuola, spazi di aggregazione.

Scuola: la Rete degli Studenti Medi Marche scende in piazza

"Questo 10 ottobre" - spiega Claudio Concas, coordinatore regionale - "non è per noi un punto di arrivo: i tanti ragazzi che hanno preso parte alle nostre giornate hanno dato vita ad una mobilitazione diversa dal solito, in cui la protesta si unisce alla costruzione di una proposta alternativa e concreta. Crediamo che tutti i ragazzi abbiano percepito questa svolta, e soprattutto la necessità reale di ripensare la scuola partendo dall'opinione di chi la vive tutti i giorni: gli studenti e i professori. La giornata di oggi è stata dunque una rampa di lancio, il punto di partenza per la costruzione di un'alternativa solida e partecipata. Abbiamo mostrato a questa regione che gli studenti sono la grande bellezza del Paese, e che è da noi che bisogna ripartire per uscire velocemente e in maniera definitiva da una crisi non solo economica ma anche culturale ed identitaria."

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