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Cronaca

Ceriscioli chiede chiarezza, M5S e Lega all'attacco: «Marche come l'Umbria»

Commenti e reazioni politiche da tutte le parti. In primis quella del Presidente della regione Luca Ceriscioli che ha chiesto subito chiarezza

Tangenti per ottenere favori negli appalti Asur. E’ l’inchiesta della magistratura anconetana che fa tremare tutto il sistema sanitario delle Marche e che ha provocato commenti e reazioni politiche da tutte le parti. In primis quella del Presidente della regione Luca Ceriscioli che ha chiesto subito chiarezza. 

Il Presidente Luca Ceriscioli 

«Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura e chiediamo che si faccia subito piena luce sull’intera vicenda. Contiamo che le persone coinvolte possano dimostrare la totale estraneità a quanto viene loro contestato e che il tutto si chiarisca in tempi molto brevi. L’attività sanitaria della Regione prosegue in tutte le proprie funzioni, garantendo come sempre ai cittadini la qualità dei servizi offerti». 

Il Partito Democratico 

«Quando si aprono indagini noi siamo sempre per la ricerca della verità - ha detto all’Agenzia Dire  il segretario regionale del Partito Democratico delle Marche Giovanni Gostoli - Fiduciosi nel lavoro della magistratura e garantisti fino alla sentenza dell'inchiesta. Al momento le accuse sono tutte da dimostrare e se c'é qualcuno che ha sbagliato pagherà. Nel tempo abbiamo visto indagini accertare responsabilità ma tante altre finire in una bolla di sapone. In tutte le regioni d'Italia le Fiamme gialle accertano la correttezza delle procedure dei bandi pubblici: é positivo che ci siano sistemi di controlli che vigilano quotidianamente anche sulle pubbliche amministrazioni. Si vada fino in fondo, però l'auspicio é che si faccia presto perché i processi si devono fare in Tribunale e non attraverso gogne mediatiche». 

I parlamentari M5S gridano allo scandalo 

Duro l’attacco di tutti i  parlamentari del Movimento 5 stelle eletti nelle Marche: Rossella Accoto, Donatella Agostinelli, Roberto Cataldi, Maurizio Cattoi, Mauro Coltorti, Mirella Emiliozzi, Giorgio Fede, Paolo Giuliodori, Martina Parisse, Roberto Rossini, Sergio Romagnoli, Rachele Silvestri e Patrizia Terzoni. “Ceriscioli se ne deve andare a casa. È uno scandalo di una gravità inaudita. Le problematiche della sanità marchigiana le subiamo sulla nostra pelle ogni giorno, poi scopriamo che il motivo è che nel settore sanitario ci si fanno affari d’oro. I nostri soldi, invece di andare a sostenere la sanità, finiscono nelle tasche di imprenditori corrotti. Si lucra sulla pelle dei cittadini, è inaccettabile. Chiaramente la magistratura dovrà fare il suo corso, ma se le accuse fossero confermate ci troveremmo di fronte a uno scandalo enorme, l’ennesimo scandalo sulla sanità, l’ennesimo scandalo perpetrato sulle spalle dei cittadini marchigiani. Auspichiamo che le azioni oggetto di indagine si riferiscano solo alle strutture interessate , tuttavia il sospetto che questo "modus operandi" si diffuso in tutte le Area vasta è plausibile ed auspichiamo la massima attenzione a riguardo da parte degli inquirenti e della Magistratura. Stiamo di un settore di vitale importanza per tutti i cittadini, parliamo della nostra salute”, continuano i parlamentari del Movimento 5 Stelle. La sanità nella regione Marche occupa più del 90% del budget regionale e che è chiaro a tutti che c’è una gestione del tutto inappropriata. Assistiamo alle chiusure di punti nascita praticamente in tutta la regione, a smembramenti di interi reparti, ad assunzioni di dirigenti del tutto inappropriate al posto del personale medico e infermieristico, che hanno messo in ginocchio il funzionamento della macchina sanitaria regionale interi reparti. Dobbiamo solo ringraziare gli operatori sanitari per i grandi sacrifici che stanno facendo. Svolgono un lavoro encomiabile, ma non possiamo affidarci ai miracoli. Le gravi mancanze e inefficienze del nostro sistema sanitario hanno un colpevole chiaro, inequivocabile: Ceriscioli. Le sue responsabilità - aggiungono i parlamentari - sono evidenti, visto che non ha mai voluto mollare la delega alla sanità. Senza dimenticare chi gli ha finanziato la campagna elettorale: le aziende sanitarie private. Fare 1+1 non è poi così difficile. Il partito democratico ha distrutto la sanità marchigiana, che era uno dei nostri fiori all’occhiello. Devono chiedere scusa a tutti cittadini e andarsene a casa”.

La Lega paragona le Marche al caso Umbria

“Sono accuse molto gravi quelle che gli inquirenti muovono a carico dei vertici dell’Azienda Sanitaria Unica Marchigiana e dell’ex consigliere regionale del PD Fabio Badiali, oggi sindaco di Castelplanio. Chiediamo che il presidente, nonché assessore alla sanità, Ceriscioli si prenda la responsabilità politica di aver nominato uomini di sua fiducia come Alessandro Marini e che valuti l’azzeramento delle alte cariche della sanità regionale”. A dichiararlo sono il senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega Marche, e il capogruppo del Carroccio in Consiglio Regionale Sandro Zaffiri. “Lo chiediamo innanzitutto perché le indagini possano seguire il loro corso in piena e assoluta serenità. Se le ipotesi di reato fin qui formulate fossero però confermate ci troveremmo di fronte ad un quadro inquietante: un sistema di diffusa corruzione, volto a favorire il legame tra politici del PD, ruoli apicali della sanità e un colosso del mondo delle cooperative emiliane come Coopservice allo scopo di garantire l’aggiudicazione di gare e appalti dietro la promessa di denaro o altri favori. Ci auguriamo che l’inchiesta non porti a scoprire una sorta di “Umbria 2”; per ora è certo che queste due vicende sono accomunate da un pessimo panorama opaco. Per questo la Lega pretende trasparenza e che il presidente Ceriscioli faccia al più presto chiarezza, riferendo in consiglio, su quanto è emerso. A prescindere dai risvolti penali della vicenda invitiamo però tutti i consiglieri regionali di maggioranza a prendere una posizione chiara rispetto all’opportunità o meno di continuare a sostenere un’amministrazione regionale che, in particolare sulla sanità, si è resa responsabile di una serie interminabile di brutte figure”.

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