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Cronaca

Sistema sanitario a rischio collasso: parte la raccolta fondi per l'ospedale di Torrette

L'idea è partita da Carolina Schiavoni, anconetana di 24 anni, figlia del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni e nipote del presidente della Giovane Ancona Sergio

Nelle Marche si muore di Coronavirus e aumentano i contagi, ma diminuiscono i medici e gli infermieri nelle corsie degli ospedali, tra positivi alla malattia e casi sospetti in quarantena. Se si va avanti così si rischia il collasso. E allora parte la raccolta fondi a favore dell’ospedale regionale Torrette di Ancona sulla piattaforma online “Gofundme” (Qui il link alla raccolta fondi). Una gara di solidarietà per aiutare il nostro sistema sanitario, in sofferenza di fronte all’emergenza sanitaria. L'iniziativa è stata lanciata da Carolina Schiavoni, anconetana di 24 anni, figlia del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni e nipote del presidente della Giovane Ancona Sergio. E’ stata lei, Carolina, a dare il via alla gara di solidarietà, chiedendo un contributo economico agli anconetani e sostenere così la missione medica dell’”Azienda ospedali riuniti Ancona”. Medici in quarantena, infermieri sottorganico, operatori sanitari esposti al costante pericolo di pazienti positivi, con la conseguente sospensione, anche solo temporanea, di vari servizi: su tutti la Radiologia. L’affanno con cui si opera ogni giorno di più all’ospedale anconetano è lo stesso patito dai presidi sanitari di tutto il Centro e Nord Italia. Ma così, in un paese blindato da stamattina, non si può andare avanti. E se la regione Marche sta provando ad ovviare a questi problemi con l’assunzione lampo di 100 nuovi infermieri e la ricerca di una struttura dedicata ai casi di Covid-19, un aiuto vero può arrivare dalla solidarietà e l'altruismo di tutti. 

I vertici della piattaforma online nota in tutto il mondo, la stessa attraverso cui prese vita il sogno di Lorenzo Farinelli, hanno confermato la veridicità della raccolta fondi, che ad oggi, a 16 ore dalla creazione, ha superato le 10mila euro, da parte di oltre 700 donatori. «Sui social network abbiamo visto che c’erano molte campagne di raccolta fondi per i vari ospedali italiani in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus e, siccome hanno bisogno di aiuto un po’ tutti gli ospedali del paese e visto che non c’era niente in favore di Ancona, ci siamo attivati». Così ha detto Carolina Schiavoni, che stamattina ha inviato una mail all’amministrazione dell’ospedale regionale, anche perché, fanno sapere da Gofundme, “i soldi raccolti restano congelati e si possono raccogliere in un solo caso: l’organizzatore della raccolta deve mettersi in contatto con l’ospedale, che è l’unico beneficiario della raccolta e nessuno può prelevare se non l'amministrazione dell’ospedale”. 

Ospedale di Ancona in affanno, blocco delle attività chirurgica e ambulatoriale

Amministrazione che, tramite il suo direttore Antonello Maraldo, fa sapere di aver ricevuto la mail. «La cosa bella è che ci sono diverse persone e associazioni in corsa per effettuare le donazioni al nostro ospedale - ha detto il Maraldo - Ci stiamo organizzando perché la raccolta delle donazioni sia organizzata al meglio. L’invito è quello di farsi carico di una somma ben precisa, accompagnata da una mail in cui siano specificate 2 cose: l’identità del mittente e che la destinazione della somma sia in sostegno delle attività per l’emergenza del Covid-19. Così noi siamo liberi di utilizzare quei soldi per tutto quello che è utile al contrasto della patologia». Di cosa si parla? Dalle mascherine e i guanti per gli operatori sanitari fino ai macchinari più complessI: tubi per l’intubazione, respiratori, ventilatori, dispositivi di protezione individuale, monitor

In teoria però la raccolta fondi di Gofundme non è destianta genericamente alla emergenza Coronavirus perché, nelle specifiche dell'appello online, si legge come la destinazione del denario sia riservata al Reparto di Terapia Intensiva:

Questi soldi andranno al reparto di terapia intensiva. Questa mattina la segreteria dell’ospedale ci ha detto che una volta chiusa la raccolta ci verranno fornite le credenziali per poter procedere alla donazione. Ho una mandato una mail al direttore amministrativo, il quale ha già preso visione. In questa piattaforma ho rilasciato tutte le mie credenziali, per la trasparenza. Ho richiesto alla segreteria che la notizia venga diramata in tutti i reparti, specialmente terapia intensiva verso la quale sarà fatta la donazione . Continuerò ad allegare qua ulteriori notizie. Cerchiamo tutti insieme di fare qualcosa per la nostra città in questo momento delicato.

Intanto “Gofundme” ha già creato una pagina online dedicata alle raccolte fondi per tutti gli ospedali d'Italia impegnati nella lotta al Coronavirus. 

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