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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Piano / Corso Carlo Alberto

La lettera di Daniele al premier: «Caro Conte, così è impossibile: vendo il bar»

Lo sfogo del titolare di un locale su Facebook: «Almeno cadrò in piedi e senza debiti: inutile rinviare i pagamenti, bisogna annullarli per poterci rialzare»

«Caro Conte, scrivo a lei perché è il punto di riferimento, ho un attività e come tante altre è stata fatta chiudere giustamente per l'emergenza sanitaria. Ma la vedo molto dura per chi, come me, vive alla giornata e incassa oggi per pagare domani. La mia attività è in vendita, almeno voglio cadere in piedi, pagando chi avanza da me». 

E’ un passaggio della lettera rivolta idealmente allo Stato da Daniele Donati, titolare del Papero Bar di corso Carlo Alberto, che ha affidato a un post su Facebook il suo dolore per un momento doppiamente drammatico per chi, oltre alla paura del contagio, vive anche quella di restare senza lavoro. Sulla serranda del locale, che gestisce insieme alle sorelle ed è chiuso da quando il Governo ha emanato il decreto anti-Coronavirus, Donati ha affisso due cartelli: «Forse riapriremo, siamo nelle mani dello Stato» recita uno. E poi l’altro: «Caro Stato, se incasso zero, pago zero: non posticipare, ma annullare per poterci rialzare». Il riferimento è alla manovra contenuta nel decreto “Cura Italia” che ha lasciato insoddisfatti i piccoli commercianti, i professionisti e in generale il popolo delle partite Iva. Al punto che Donati, messo a dura prova dall'emergenza come molti titolari di bar, ristoranti e negozi, sta seriamente valutando di vendere la sua attività: 

«State rinviando i pagamenti, rimborsate 600 euro una tantum, ma ancora non sappiamo quando riapriremo. Qui non si tratta di rinviare pagamenti, noi non stiamo incassando e soldi non ci sono: qui si tratta di bloccare gli affitti, nel senso non pagarli per tutto il tempo che si sta chiusi e cancellare i pagamenti, i contributi e tutto ciò che verrà conteggiato nel periodo della chiusura. Perché è inutile rinviare i pagamenti: ci ritroveremo ad avere bollette doppie, triple e non riusciremo a pagare lo stesso... La vedo molto dura: la mia attività è già in vendita». 

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